Come usiamo il nostro smartphone nel corso del giorno?
Quasi la metà (46%) degli americani dicono di controllare i loro smartphone non appena si svegliano, mentre sono ancora a letto, secondo i risultati dell’indagine di Reportlinker.
Prendetevi un momento – tra l’invio di un messaggio e l’aggiornamento dello stato di Facebook – e osservate chi vi circonda. Ovunque si guardi, giovani e anziani , stanno tutti scrutando i loro smartphone, le loro dita toccano e strisciano.
E’ difficile credere che solo 10 anni fa, Steve Jobs ha introdotto il primo iPhone al MacWorld di San Francisco. Da allora, lo smartphone, quel dispositivo onnipresente e nostro migliore amico, è diventato radicato nella nostra routine quotidiana, dalla mattina alla sera.
Rispondiamo a questioni di lavoro dal treno o dalla palestra, condividiamo foto delle nostre vacanze esotiche, e sì, alcuni di noi – sorprendentemente pochi, in realtà – lo utilizzano per fare una telefonata da, beh, ovunque ci capita di essere.
Dal momento che il primo iPhone è stato rilasciato nel 2007, i produttori di smartphone hanno alimentato i desideri dei consumatori con più funzioni e potenza, mentre i produttori di app hanno semplificato e automatizzato quasi ogni aspetto della vita quotidiana. Tutto ciò rende il cellulare incredibilmente allettante e difficile da mettere giù.
Il nostro rapporto con il cellulare inizia con la scelta del dispositivo, e questi sono i cellulari Android più scelti del 2016:
Il 2010 è stato l’anno d’oro per l’industria delle macchine fotografiche (che ormai si chiamano fotocamere, e sono per la maggior parte digitali), con 121 milioni di camere prodotte in tutto il mondo; e poi, negli anni seguenti, abbiamo assistito ad un declino constante nelle vendite, che ha portato nel 2016 ad un calo del 35% nella produzione, con soli 23 milioni di esemplari
Tutta colpa dei cellulari, quindi, che starebbero uccidendo il mercato delle fotocamere, in tutto il mondo. Dai 100 milioni del 2010, si stima che le macchine fotografiche che verranno prodotte nel 2017 saranno solo 10 milioni.
E le macchine fotografiche che fine faranno? Al momento, non più presenti tra le mani dei giovanissimi, stanno diventando un prodotto di nicchia per professionisti o amatori e, secondo LensVid, che cita la crisi di Nikon come esempio di industria in difficoltà, solamente pochi produttori riusciranno a sopravvivere
StableHost é una società americana basata a Phoenix (Arizona) specializzata in web-hosting. Fondata nel 2009, é diventata famosa per essere una delle poche società di web-hosting senza debiti con tutto il fatturato reinvestito nella società. A differenza di competitor che offrono servizi illimitati a partire da $1, StableHost offre pacchetti proporzionati alla dimensione del sito a partire da $4.95 / mese.
Questo permette alla società di limitare il numero di siti sullo stesso server per garantire ai propri membri più risorse disponibili, meno collisione e più velocità nel caricare la pagina. Sarà vero? Abbiamo testato per più di sei mesi questo host e possiamo confermare che nonostante il costo ridotto, StableHost offre un buon servizio che ha superato nel nostro caso di gran lunga lo SLA (Garanzia mensile che il sito sia online) dichiarato del 99.9%. In questo articolo raccontiamo nel dettaglio la nostra esperienza con StableHost, evidenziando i principali vantaggi e svantaggi
Prologo
È da circa un anno che abbiamo spostato alcuni hosting di clienti che gestiamo da web-hosting italiani a StableHost. Anche se la maggior parte delle sessioni di questi siti siano italiane, abbiamo comunque deciso di scegliere il datacenter di Phoenix (Arizona) di StableHost per avere tutti i contenuti multimediali localizzati negli Stati Uniti. Nonostante la distanza geografica, il sito ha ridotto di circa il 20% il tempo di caricamento della pagina e, grazie a CloudFlare, siamo riusciti a garantire i contenuti replicati nella content delivery network gratuitamente
Le Prestazioni
StableHost ha 3 centri dati a disposizione — Chicago, Phoenix e Amsterdam. E’ possibile fare un test di velocità di download su questa pagina. Il mio consiglio in questo caso è di non farsi spaventare dalla distanza dei datacenter, perché è sempre possibile installare una content delivery network come CloudFlare. Techboom.it è per esempio localizzato nel datacenter di Phoenix. Tutte le immagini, grazie a CloudFlare, sono disponibili in Italia per gli utenti italiani, in Spagna per gli utenti spagnoli e così via
Una volta trasferito il sito su StableHost, abbiamo percepito immediatamente dei miglioramenti nel tempo di caricamento delle pagine. Comprensibile che questo sia scontato vista la differenza di costo dal precedente host, rimane il fatto che il nuovo host è molto più lontano (circa 6,000 km) rispetto a quello utilizzato in i precedenza. Questo è dovuto al fatto che una delle policy di StableHost é di non sovraccaricare i server mettendo migliaia di siti web insieme sulla stessa macchina
Nello screenshot laterale si può vedere uno degli stablehost account che utilizziamo, sul quale ci sono siti che raggiungono 500,000 sessioni mensili. Tutti i siti funzionano benissimo durante gli orari di picco e non abbiamo mai ricevuto nessun avviso da parte di StableHost per sovrautilizzo di risorse. StableHost indica sul proprio forum che la totalità degli account su un server non supera il 25% dell’utilizzo totale della potenza di calcolo offerta dal server. Se con 4,95$ al mese abbiamo la sensazione di avere ulteriori 500,000 sessioni prima di saturare il nostro limite, non avremo sicuramente nessun timore a fare un upgrade quando sarà necessario
Specifiche tecniche
Ecco alcune specifiche tecniche di StableHost:
LiteSpeed Server installato su CloudLinux. LiteSpeed (competitor di Apache) viene dichiarato fino a 9 volte più veloce e con abilità di rendere PHP fino al 50% più veloce sugli shared hosting. Con LiteSpeed, ogni account ha dei limiti escludendo la possibilità che alcuni account possano sfruttare risorse in eccesso a nostro discapito
Hard disk SSD che rende l’accesso ai file molto più veloce
Backup Giornalieri se utilizziamo R1Soft (gratuito e disponibile in cPanel). Con R1Soft in un click é possibile fare backup / ripristino / trasferimento di un sito
Ultima versione di PHP sempre disponibile (basta selezionarla in cPanel)
Stabilità
Avere un sito veloce è inutile se poi non è stabile! StableHost offre un SLA del 99.9% sui propri account (con eccezione dei piani enterprise dove abbiamo 99.99%). Ciò significa che StableHost ci garantisce che il sito non andrà offline per manutenzione se non per un massimo di 44 minuti al mese. Utilizzando Pingdom per i primi sei mesi abbiamo visto personalmente un uptime di 99,96% ossia sito offline per un massimo di 5 minuti al mese. Ottimo risultato per una soluzione non-enterprise
Database
StableHost ha un limite di 10 connessioni simultanee al database MySql nello stesso istante. Nonostante questo possa essere considerato un limite ai visitatori simultanei sui nostri siti, è semplicemente una precauzione per evitare l’utilizzo di script che sovraccarichino il database. Una connessione MySql, per ottenere i dati necessari per visualizzare una pagina wordpress, viene eseguita in millisecondi e su tutti i siti che gestiamo non ho mai avuto notifiche di sovrautilizzo delle risorse MySql.
Il database MySql inoltre può essere utilizzato solamente dall’account StableHost collegato e connessioni esterne non sono consentite. Questo garantisce un maggiore livello di sicurezza riducendo la possibilità che altri siti sovra-utilizzino le risorse MySql con costose connessioni esterne
cPanel
L’account StableHost é completamente gestito tramite cPanel che ci garantisce un’infinità di opzioni tra le quali:
installazione e backup automatici di tutti gli script più popolari (da WordPress a Joomla e così via)
possibilità di creare caselle email
aggiungere nuovi siti
monitorare lo spazio disponibile su disco e tanto altro
Il vantaggio di cPanel in se è di essere la piattaforma N.1 al mondo per gestire un sito web. Utilizzando questo pannello avremo una garanzia sulla sicurezza, qualità e flessibilità dei nostri progetti web
Per essere precisi, StableHost non é veloce come altri competitors come aSmallOrange nel portare aggiornamenti a Cpanel. Alcune caratteristiche infatti arrivano con leggero ritardo. Presumiamo che la policy di StableHost sia un sito web stabile e che gli aggiornamenti siano fatti solamente a stadi rilevanti
Assistenza Clienti
L’assistenza StableHost è molto veloce nelle risposte anche se a volte si ha la sensazione di parlare con un robot. Probabilmente per avere un servizio 24h, delocalizzano in India e il personale non è competente quanto i dipendenti della sede principale. Alzando un po’ la voce non è difficile avere il ticket inviato al livello superiore dove si riesce a comunicare con un tecnico competente. Nuovamente sottolineiamo che grazie a Cpanel tutte le operazioni ordinarie sono gestibili in autonomia. Il supporto clienti serve per migrazioni, billing e addon particolari come SSL o IP dedicato
Soluzione VIP
Su uno dei siti che gestiamo abbiamo superato 1,000,000 di visitatori e consultando il cliente abbiamo fatto un upgrade a un piano enterprise da $29,99 mensili. Il costo è irrisorio visto la dimensione del sito web e dei profitti che porta. La soluzione enterprise ha inoltre uno SLA del 99.99%, che garantisce che il nostro sito non sarà offline se non per un massimo di 4 minuti al mese. Le prestazioni sono formidabili e i ticket sono prioritari, lo consigliamo assolutamente per siti di dimensioni medio-grandi
VPS
Abbiamo anche provato i VPS di StableHost. Intravediamo potenziale, ma per il momento non consigliamo di fare riferimento a StableHost se siete alla ricerca di un VPS; il pannello per gestire i VPS non è avanzato come nelle soluzioni offerte da Linode o DigitalOcean. Non abbiamo alcune distro fondamentali come Centos 7 che noi adoriamo
Conclusioni
Se hai un sito web di web di piccole o medie dimensioni per il quale stai cercando un web-hosting stabile, sicuro e con delle buone performance, StableHost è una ottima soluzione low-cost che siamo felici di consigliarti
Codice Sconto
Utilizzando il codice sconto TECHBOOM avrai uno sconto del 40% sul primo ordine
Pokemon Go è stato il gioco/fenomeno dell’estate, con un picco di guadagno di 192 milioni di euro in Agosto. Nonostante sia stato lanciato in estate, Pokemon Go in poco tempo è riuscito a guadagnare 747 milioni di euro, diventando il sesto gioco più redditizio del 2016. Secondo alcuni, il gioco è stato usato dalla Nintendo per rilanciare vecchi personaggi e testare il mondo del mobile gaming in previsione del lancio del loro primo gioco per smartphone: Super Mario Run
Clash Royale ha guadagnato ben 186 milioni di euro nel primo mese di lancio, in Marzo e ha permesso a Supercell di firmare un contratto miliardario (9.6 MLD Euro) per la vendita della compagnia al gigante cinese Tencent
I giochi MOBA (Multiplayer online battle arena) hanno spopolato affermandosi sul mercato come i più redditizi per il 2016, con entrante provenienti in maggior parte dal mercato Asiatico (23.6 Miliardi di euro).
Stati Uniti (6.5 miliardi) ed Europa (5.4 miliardi) seguono, portando alle aziende entrate più limitate ma confermandosi come i mercati di riferimento per il targeting.
Il termine “realtà aumentata” (in inglese Augmented Reality, abbreviato AR) è diventato abbastanza popolare negli ultimi anni grazie ai Google Glass; ma l’idea è più vecchia del primo telefono Android. La tecnologia AR ha reso possibile integrare le informazioni del mondo reale con informazioni dal mondo virtuale. Le informazioni fisiche (visive, suoni, tatto, ecc.) sono quindi sovrapposte a quelle virtuali sullo stesso schermo (o spazio aumentato) in tempo reale.
Ti ricordi il film Terminator? Dove l’eroe principale vedeva, sovrapposte alla realtà, informazioni aggiuntive su oggetti o persone. Questo, in sostanza, è il concetto di realtà aumentata.
A definire cos’è la realtà aumentata ci ha pensato un guru del settore: Ronald Azuma. Alla fine del 1997 ha stabilito i tre concetti principali che definiscono la realtà aumentata:
Collega mondi reali e virtuali,
È interattiva in tempo reale,
Permette il movimento in 3D.
Quindi la realtà aumentata aggiunge componenti digitali al mondo reale, spesso utilizzando la fotocamera di uno smartphone.
Realtà Virtuale (VR), Realtà Aumentata (AR) e mista (MR)
È molto importante non confondere la realtà aumentata con la realtà virtuale, perché queste tecnologie non sono la stessa cosa.
La augmented reality AR sovrappone al mondo reale le informazioni digitalizzate, ad es. visualizzando informazioni sull’edificio che stai guardando. La virtual reality VR è generata dal computer: un ambiente virtuale tridimensionale che consente agli utenti la totale immersione ed è isolato dall’ambiente reale. La realtà mistaMR è una combinazione di realtà virtuale ed aumentata. Tutto qui.
VR (Realtà Virtuale): la realtà virtuale trova posto in un ambiente artificiale; tutto quello che vedi quando indossi gli occhiali VR è prodotto da un computer. Vengono utilizzati anche sensori e apparecchiature per interagire con la realtà virtuale. Ad esempio, puoi assistere dal vivo ad un concerto VR.
AR (Realtà Aumentata): dopo aver indossato gli occhiali AR (o uno smartphone con realtà aumentata) il mondo reale è ancora lì, ma potenziato a livello digitale. Un tipico esempio sono le app che ti permettono di “provare” un mobile direttamente nel salotto di casa tua.
MR (Realtà Mista): la realtà mista è in realtà una combinazione di AR e VR, a seconda di quale sia la migliore di entrambe. Ad esempio, sei in piedi di fronte ad un centro commerciale. Puntando il tuo smartphone con realtà aumentata puoi vedere l’interno del centro commerciale, con tutti i negozi e i prodotti. E puoi anche vedere l’intero processo di costruzione del centro commerciale, dal disegno di pianificazione al completamento della costruzione, come se tu fossi stato sul posto.
Come funzionano gli smartphone con realtà aumentata?
Esistono fondamentalmente 2 tipi di AR che possono essere utilizzati nelle app e sullo smartphone. Differiscono in termini di sensori e tecnologie utilizzati, ma il principio di base è sempre lo stesso: visualizzano oggetti 3D virtuali sopra la vista “live” della telecamera dello smartphone.
Realtà aumentata con marcatori (marker)
L’Augmented Reality basata su marker utilizza algoritmi di riconoscimento delle immagini per specificare la posizione e la rotazione dei marcatori. Dopodiché visualizza, ad esempio, un oggetto 3D nel luogo specificato.
Cosa sono i marcatori (marker)? All’inizio il riconoscimento delle immagini non era ben sviluppato e il marcatore era solo un codice QR. Ma oggi ci sono strumenti in grado di riconoscere quasi tutto, dal testo al volto umano. Vediamo alcuni interessanti esempi di soluzioni AR basate su marker.
Filtri
I filtri per il viso sono uno dei casi più popolari in cui viene utilizzata la realtà aumentata. Il successo dei filtri per il viso è iniziato nel 2015, quando Snapchat li ha introdotti nella loro app. Le persone sono impazzite e adesso troviamo filtri AR su tantissime app, a partire da colossi coma Facebook e Instagram.
Ma come è effettivamente possibile posizionare ad es. le orecchie di cane su una testa umana? La risposta sono algoritmi di riconoscimento facciale e un po’ di magia 3D. Riconoscere i volti umani non è una caratteristica banale, ma oggigiorno esistono strumenti che consentono agli sviluppatori di creare i propri filtri per il viso, ad esempio Firebase ML Kit.
Con Firebase è possibile rilevare la posizione di occhi, bocca, naso e contorni. Tali dati possono quindi essere utilizzati per posizionare una mesh 3D con una grafica adeguata sull’immagine della fotocamera.
Tatuaggi: Inkhunter
Hai sempre voluto un tatuaggio, ma non sei sicuro che ti stia bene? La realtà aumentata può aiutarti.
Inkhunter è un altro esempio di AR basato su marcatori che posiziona un tatuaggio virtuale sul tuo corpo. Il primo passo è usare l’app per disegnare un sorriso sulla tua mano o ovunque tu voglia mettere il tatuaggio. Il sorriso viene utilizzato come indicatore. Ora è il momento di selezionare un tatoo e puntare la fotocamera del tuo smartphone verso il sorriso che hai appena disegnato.
Il tipo precedente di realtà aumentata utilizzava il riconoscimento delle immagini per posizionare oggetti 3D nel mondo reale. L’immagine viene elaborata dalla fotocamera per recuperare le informazioni sulla posizione e l’orientamento dei marcatori.
La realtà aumentata markerless è meno complicato in termini di algoritmi utilizzati, ma più complicata quando si tratta di sensori hardware. Utilizza sensori per conoscere la posizione e l’orientamento del dispositivo. Quali sensori? Ci sono 3 sensori utilizzati in questo tipo di AR:
Accelerometro: misura l’accelerazione applicata al dispositivo,
Giroscopio: velocità angolare attorno a tutti gli assi nello spazio 3D,
Magnetometro: misura il campo magnetico su tutti gli assi.
Grazie a loro è possibile calcolare l’esatta rotazione di ogni asse nello spazio 3D. In molti casi è anche necessario utilizzare i dati GPS per posizionare oggetti 3D a una certa distanza. Oltre alla nota PokemonGo, vediamo altri esempi di app AR senza marcatori.
Maisons du Monde / IKEA
Sia IKEA che Maison du Monde hanno realizzato un’app molto utile per chi desidera acquistare nuovi mobili o riorganizzare casa. La caratteristica principale dell’app è la possibilità di vedere se un determinato prodotto si adatta ai tuoi interni. Ikea afferma che i suoi prodotti vengono visualizzati nell’app con una precisione delle dimensioni del 98%.
Stessa funzione nell’app di Maison du Monde:
Puoi scegliere dove piazzare il mobile e fare un giro a 360° per renderti meglio conto delle dimensioni. Puoi anche selezionare un gruppo di prodotti: pratico quando vuoi vedere come sarebbe rifare tutto l’arredamento!
Google Maps AR
Conosciamo tutti Google Maps, app indispensabile, ma posso scommettere che molti di voi si sono trovati in una situazione in cui avete iniziato la navigazione nel bel mezzo del nulla e c’era scritto “Dirigetevi a nord”; quindi avete iniziato a camminare in una direzione e spesso tornare indietro perché la direzione non era quella giusta.
Nel 2018, Google ha presentato il nuovo Google Maps AR. Utilizza mappe e Street View insieme ai sensori del dispositivo per mostrare i tragitti e le indicazioni stradali. Inoltre, può visualizzare informazioni aggiuntive sui luoghi nelle vicinanze.
Quali smartphone supportano la Realtà Aumentata?
In questa fase, gli smartphone con realtà aumentata possono essere semplicemente suddivisi in base al sistema: Android e iOS.
Android: smartphone con realtà aumentata
Le applicazioni AR sulla piattaforma Android sono attualmente supportate dalla tecnologia ARCore in bundle con il sistema Android. Tutti i modelli di telefoni che supportano la realtà virtuale sono indicati (e periodicamente aggiornati) sul sito ufficiale AR Core di Google.
Ecco un elenco non esaustivo che raccoglie i principali smartphone che supportano l’augmented reality:
HMD Global (Nokia): Nokia 3.4, Nokia 5.4, Nokia 6.1, 6.1 Plus, Nokia 6.2, Nokia 7 Plus, Nokia 7.1, Nokia 7.2, Nokia 8, Nokia 8 Sirocco, Nokia 8.1, Nokia 8.3 5G
Vivo: Vivo Nex 3, NEX S, iQOO 3, V17, V20, V20 Pro, X23, X50, X50 Pro
Xiaomi: Xiaomi Mi 8, Mi 8 SE. Mi 9, Mi 9 Lite, Mi 9 SE. Xiaomi Mi 10, Mi 10 Pro. Mi A3. Mi Mix 2S, Mi Mix 3. Xiaomi Mi Note 10, Note 10 Lite. Pocophone F, POCO X2, POCO X3, POCO X3, POCO M2 Pro. Xiaomi Redmi K20, K20 Pro, K30, K30 Pro. Redmi Note 7, 7 Pro, Note 8, 8 Pro, Redmi Note 9 Pro, Note 9 Pro Max, Note 9S.
Potete fare riferimento al sito ufficiale di Google ARCore per la lista completa.
iPhone e Realtà Aumentata
Per quanto riguarda la piattaforma iOS, Apple utilizza principalmente la propria tecnologia ARKit; attualmente supporta dispositivi con processore A9 o superiore, ovvero iPhone 6s / SE o superiore.
Realtà Aumentata e smartphone: app e funzioni da provare
1. Traduzione in tempo reale
La più grande differenza tra la traduzione AR e la traduzione di foto è che non è necessario scattare una foto per riconoscere il testo contenuto nell’immagine; per tradurre basta puntare la fotocamera e la traduzione apparirà in tempo reale. Prova la funzione dall’app Google Translate!
2. Riconosci l’immagine
Oltre a tradurre il testo, la realtà aumentata può portarti anche informazioni utili. Con lo sviluppo della tecnologia di intelligenza artificiale, la combinazione di AR + AI può già realizzare molte cose, come l’analisi in tempo reale degli oggetti di fronte a te. Il precedente software di riconoscimento può riconoscere solo cose 2D, quindi il tasso di errore è alto. Oggi, gli smartphone con realtà aumentata possono riconoscere oggetti 3D. Puoi provare questa funzione su app come PlantSnap
3. Prendi le misure
In pochi hanno a portata di mano un metro quando serve; ma se hai bisogno di misurare qualcosa che desideri acquistare, gli strumenti di misurazione AR possono aiutarti. Fancy AR nello store IOS e Core AR nel Google Store sono entrambi strumenti di misurazione molto efficaci.
4. Gioca
Se sei stanco di giocare ai giochi 2D sul touch screen, allora vale la pena provare i giochi AR. Apple ha rilasciato un gioco in realtà aumentata multiplayer “Galaga AR”, che consente a più persone di giocare sulla stessa piattaforma tridimensionale. Per giocare, non devi solo muovere le dita, ma devi muovere tutto il corpo… che tipo di gioco è? Provalo e lo saprai.
5. Prova il make-up
L’app per il trucco “Style My Hair” di L’Oreal può simulare gli effetti di vari colori di capelli e rossetti. Attraverso il servizio di trucco AR, i consumatori possono simulare gli effetti di vari cosmetici e provarli “direttamente” sullapropria pelle.
6. Osserva le stelle
Star Chart è un’app che ti aiuta a trovare le stelle. Che sia giorno o notte, può trovare con precisione la posizione della costellazione corrispondente in base alla posizione effettiva dell’utente. Inoltre, può anche mappare ciascuna costellazione in una bellissima immagine in realtà aumentata.
Project Tango
Tango è una piattaforma creata da Google che consente a dispositivi come smartphone e tablet di riconoscere la loro posizione rispetto al mondo che li circonda. Secondo gli sviluppatori, questa tecnologia è simile all’occhio e alla percezione umana, che ci permettono di orientarci all’interno di una stanza, e quindi sapere dove ci si trova, dove sono il pavimento, le pareti e gli oggetti che ci circondano. Questi rapporti fisici sono una parte essenziale di come ci muoviamo attraverso la nostra vita quotidiana. Tango dà ai dispositivi mobili l’abilità di comprendere e riconoscere lo spazio tridimensionale utilizzando tre tecnologie principali: sensori di movimento (Motion Tracking), Area Learning e percezione di profondità.
Quindi, lo smartphone (o tablet) con fotocamera AR -realtà aumentata- e sensori di movimento e posizione, scansiona l’ambiente circostante e produce una mappa di punti simile a quella di uno scanner 3D che diventano il riferimento per il software. Per esempio, se avete lo smartphone in mano e state camminando in uno stretto corridoio e girate un angolo, il telefono si ricorda non solo da dove siete venuti ma monitora anche dove state andando. E’ in grado di dirci dove sono le pareti, quanto siamo vicini ad oggetti specifici e quali sono le dimensioni di questi oggetti
Ma è l’integrazione tra la realtà fisica e quella virtuale che rende questa tecnologia così affascinante.
E tu che ne pensi? Hai delle applicazioni o funzioni AR che ti piacciono? Faccelo sapere nei commenti!