MSI GL62M 7RDX gaming laptop: recensione, test e unboxing

Appena arrivato sul mercato e dalla scorsa settimana disponibile anche in Italia, GL62M 7RDX è il nuovo computer portatile di MSI. Un gaming laptop che promette di offrire ai giocatori prestazioni eccezionali ed un’esperienza di gioco veramente professionale.

In questo articolo, unboxing, foto esclusive e test del gaming laptop del momento.

Non conoscete il brand MSI?

MSI è un marchio leader a livello internazionale, specializzato nella produzione di computer e laptop appositamente pensati per il gioco.  Dedicati all’innovazione e guidati dai gamers, MSI da anni porta sul mercato portatili, schede grafiche, schede madri e PC desktop, e la serie MSI GAMING ha ricevuto riconoscimenti da comunità di giocatori in tutto il mondo. MSI ha  anche sponsorizzato più di 20 squadre di giocatori professionali anche durante eventi live come DreamHack e PAX.

MSI GL62M 7RDX Caratteristiche Principali

Schermo LCD da 15,6 pollici, 1920 x 1080;
Processore Intel Core i5-7300HQ 2.8-3.8GHz;
HDD meccanico da 1 TB;
120GB SSD;
Scheda grafica NVIDIA GeForce GTX1050 Ti GDDR5 Graphics;

Leggi tutte le specifiche tecniche sul sito ufficiale

Unboxing

Attenzione perché il carica batterie all’interno della scatola non è compatibile con le prese italiane. Avrete bisogno di un adattatore!

Design

Da notare la bella tastiera silver lined:

Ogni dettaglio hardware di questa tastiera è stato progettato per le esigenze dei giocatori professionisti. Infatti, una migliore risposta e un feedback tattile, una zona WASD ottimale e un supporto di input multi-chiave consentono ai giocatori di avere il pieno controllo. L’illuminazione è eccellente, di notte si vede effettivamente di più e tutti i tasti sono retroilluminati a colori singoli e costruiti con tecnologia SteelSeries per impedirne l’usura a lungo termine.

Performance

Il portatile MSI GL62M 7RDX ha display a LED da 15,6 pollici FHD

E’ alimentato da un processore Intel Core i5-7300HQ, Quad Core a 2,5 GHz, fino a 3,5 GHz per garantire alta efficienza. e dotato di grafica NVIDIA GeForce GTX1050 Ti GDDR5;

Il GL62M 7RDX è dotato di grafica NVIDIA GeForce GTX1050 Ti GDDR5, RAM DDR4 da 8 GB per Multitasking avanzato, e  memoria HDD da ben 1 TB

Test

Nel test PC Mark, il 7RDX ha ottenuto un impressionante punteggio di 3.603 in Turbo Mode. Questo laptop non farà la differenza con applicazioni 2D, ma il risultato è decente e solo leggermente dietro al top di gamma MSI 4040 del nostro Test Rig. Da notare che la ventola era sempre in funzione durante l’esecuzione di questi test, forse anche a causa delle temperature torride di questo Agosto

Nel test 3D Mark, la scheda di fascia bassa Nvidia GeForce 1050 ha segnato un minimo di 1.860 in Time Spy, che equivale a soli 10 fps durante l’esecuzione dei giochi con DirectX 12. Testato con DirectX 11 Fire Strike benchmark, ha ancora un punteggio non altissimo di 1,035 (soli 5 fps con giochi Hardcore DirectX 11). Quindi lo abbiamo testato verso il benchmark minore cloud gate che esegue test per la performance di giochi più vecchi. Qui è arrivato finalmente 8.913 che equivale a una media di 40-42fps.

Dunque, se stai giocando a giochi old school come Counter Strike, League of Legends e DOTA 2, il MSI GL62M 7RDX ti darà prestazioni eccezionali.

Batteria e Display

La batteria del 7RDX a 6 celle offre 43Wh; a piena luminosità, è arrivato a 104 minuti di elaborazione flat-out.

Abbiamo anche testato le prestazioni durante la riproduzione di un film Full HD: a luminosità media con gli auricolari e le impostazioni di risparmio energetico, la batteria dura tre ore e mezzo.

Galleria Foto

MSI GF63 Thin 10SC-254IT

Tablet ALLDOCUBE Free Young X5: recensione, test e unboxing

Questa è una di quelle offerte da non lasciarsi sfuggire! Un tablet Android 7.0 da 8 pollici a $79 con spedizione gratuita. Ogni giorno, dal 31 luglio al 6 agosto, i primi 5 clienti che ordinano ALLDOCUBE Free Young X5 lo potranno ricevere a questo prezzo veramente sottocosto.

E se non fai in tempo, puoi utilizzare il coupon YoungX5 attivo per altri 700 dispositivi, e riceverlo a $169.99. Tantissimi i siti che stanno parlando di questa promozione, ma nessuna recensione completa. Siamo riusciti a mettere le mani su ALLDOCUBE Free Young X5, il tablet più discusso della settimana, e in questo articolo, oltre a foto esclusive, la nostra review con unboxing e test!

CONFEZIONE

Confezione decisamente minimalista per il Free Young X5:

All’interno il minimo indispensabile: un adattatore ed un cavo USB per la ricarica, oltre ovviamente al tablet!

DESIGN

Per prima cosa, parliamo del design. Per un tablet da 8 pollici, il Cube Young X5 ha buone dimensioni. Le cornici intorno allo schermo non sono grandi, lo spessore di 8.8mm è giusto e pesa 338 grammi. La parte posteriore è in metallo, come i bordi, ed è al momento disponibile solamente in nero.

Il tasto di accensione ed il volume sono, seguendo lo standard, sul lato destro mentre la porta USB (MicroUSB) e l’entrata per il jack audio sono sulla parte superiore.

DISPLAY

Il display del ALLDOCUBE Free Young X5 è FHD da 8″ con risoluzione 1920 x 1200 pixel (equivalente di WUXGA).

Lo schermo è IPS e capacitive 10-point, le immagini sono chiare e luminose e risponde bene al touch.

PRESTAZIONI

Il tablet ALLDOCUBE Free Young X5 monta un processore MediaTek MTK8783 Octa-core a 64 bit da 1,5 GHz. Le prestazioni sono migliorate dall’utilizzo di GPU ARM Mali-T720 MP3, che offre buona qualità anche con i giochi dalla grafica più pesante. Dispone, inoltre, di 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna.

Abbiamo installato alcune app di benchmark per testare le prestazioni di Free Young X5. Se vuoi maggiori informazioni su come funzionano questi test e quali sono i punteggi migliori, leggi questo articolo.

ALLDOCUBE Free Young X5 punteggio Antutu: 43310

ALLDOCUBE Free Young X5 punteggio Geekbench:

Una delle caratteristiche da sottolineare di questo tablet è la possibilità di inserire fino a 2 SIM Card (Micro SIM) con modalità Dual SIM-Dual Standby. Supporta la rete 4G e la velocità di download è da 60Mbps a 150Mbps, a seconda del gestore utilizzato. Ovviamnete il Free Young X5 supporta l’utilizzo di connessione Wi-Fi, Bluetooth 4.0, e GPS. Il sistema operativo è Android 7.0.

FOTOCAMERA

Come i tablet top di gamma, anche questo ha due fotocamere: una posteriore da 13MP, con flash e autofocus; e una frontale da 5MP, sufficienti per ottime videochiamate.

BATTERIA

ALLDOCUBE Free Young X5 integra una batteria con una capacità di 3800mAh; l’autonomia è buona e ci consente di godere fino a 4 ore di video senza interruzioni (ma durerà molto più a lungo in caso di utilizzo “normale”).

Alldocube X Neo

LEAGOO T5: Recensione, unboxing e test

Leagoo T5 è acclamato da molti come il miglior phablet economico con dual camera. Sembra promettente, e anche le specifiche tecniche sembrano ottime. Abbiamo appena ricevuto il T5 e l’abbiamo testato per voi installando diverse applicazioni di benchmark, proprio per vedere se questo smartphone è all’altezza delle aspettative.

Leagoo è un altro marchio emergente di smartphone. Produce una vasta gamma di telefoni Android come la serie Alfa, serie Elite, Serie M, Shark, Serie T, Serie V e Serie Z. Alcuni dei suoi smartphone come Leagoo M8, Leagoo M8 Pro sono stati molto apprezzati dagli utenti e hanno ricevuto ottime recensioni online.

CONFEZIONE

All’interno della scatola del LEAGOO T5 troviamo: un alimentatore, un cavo USB, un paio di auricolari, il SIM-tool ed una pellicola proteggi schermo.

DESIGN

Leagoo non ha scelto la plastica per il corpo del T5, ma metallo CNC e NANO. E’ sottile, con uno spessore da 7,9 mm, e dalle dimensioni non esagerate per un phablet (15.30 x 7.61 x 0.79 cm). Pesa circa 160g.

Sulla parte anteriore, sotto lo schermo, troviamo lo scanner di impronte digitali:

Ha una presa per cuffie da 3,5 mm e una porta dati microUSB. A destra, troviamo il pulsante di accensione ed il volume e, sul lato sinistro lo slot per la scheda SIM. Il T5 può ospitare due SIM contemporaneamente,  Nano + Nano SIM, ed è dual SIM dual standby.

DISPLAY

Il phablet Leagoo T5 viene fornito con un display da 5.5 pollici IPS FHD da 1920×1080 pixel. Lo schermo è 2.5D, curvato lungo i bordi e ha un angolo di visualizzazione di 178 gradi. Ha ben 400,93 PPI, tuttavia il display non è in vetro Corning o Gorilla ma solamente resistente ai graffi.

PRESTAZIONI

Il Leagoo T5 ha un processore MediaTek 6750T Octa-core, con clock a 1,5 GHz. Questo processore è un po’ più debole dello Snapdragon 625. Inoltre, lo smartphone dispone di 4 GB di RAM e 64 GB di di spazio di archiviazione, espandibile fino a  256GB con TF card.

Monta il sistema operativo Android 7.0 Nougat e sia l’interfaccia utente che le icone sono pressoché standard. E’ possibile impostare lo smartphone anche in lingua italiana.

Abbiamo installato alcune app di benchmark per testare le prestazioni di T5. Se vuoi maggiori informazioni su come funzionano questi test e quali sono i punteggi migliori, leggi questo articolo.

LEAGOO T5 punteggio Antutu: 43146

LEAGOO T5 punteggio Geekbench:

Niente di eccezionale, dunque, anzi! Spesso il multitasking non è fluido e alcuni giochi dalla grafica più gravosa sono davvero lenti a partire

FOTOCAMERA

La caratteristica tecnica rilevante di questo telefono è senza dubbio la doppia fotocamera. Questa ha configurazione piuttosto standard – abbiamo una fotocamera “principale”, con un sensore Sony da 13 MP e una “secondaria” di assistenza, con sensore da 5 MP che viene utilizzato solo per misurare la distanza. Leagoo utilizza la coppia per una speciale modalità ritratto – dove lo sfondo viene sfocato e l’attenzione è al soggetto in primo piano.

Sul davanti, abbiamo un’altra fotocamera selfie da 13 MP con flash. Tanti megapixel che promettono più dettagli e buoni scatti anche in condizioni di scarsa luminosità.

BATTERIA

Il Leagoo T5 ha una batteria non rimovibile con una capacità di 3000mAh. Leagoo promette 8 ore di riproduzione video e 36 ore in “utilizzo normale”; la batteria può essere caricata fino al 35% in soli 30 minuti.

DOVE TROVARLO

LEAGOO T5 è al momento disponibile solo su GearBest. Suggeriamo la spedizione Italy Express per ricevere il telefono senza alcuno costo doganale

Leagoo S9

LEAGOO S10

Lenovo HW02 Plus Smartband: unboxing e recensione

Il gigante tecnologico Lenovo ha appena lanciato sul mercato la nuova smartband HW02 Plus. Un fitness tracker molto dinamico dal piccolo prezzo e con grandi caratteristiche. Diamo un’occhiata alle funzionalità che lo rendono diverso dagli altri.

Il design di questa smartband è quello tipico dei braccialetti fitness. Con una bella aggiunta non comune: è completamente impermeabile (IP67). Il piccolo display OLED è resistente ai graffi ed il cinturino è regolabile per adattarsi a tutti i polsi.

La fascia della smartband è in TPU ed i colori disponibili sono arancione, nero e blu.

Lenovo HW02 Plus Caratteristiche principali

Lenovo ha dotato la smartband di un’innovativa funzione: MIO PAI. PAI è una metrica scientifica basata sulla frequenza cardiaca, che ti dice di quanta attività necessiti per la massima protezione contro le malattie cardiovascolari e il miglioramento dello stile di vita.

Riassumiamo un attimo le funzionalità principali di questo oggettino piccolo, pratico e leggero:

  • Contapassi (fit band)
  • Registrazione e analisi del sonno
  • Promemoria sedentarietà
  • Sveglia intelligente
  • Sensore battito cardiaco (heart rate monitor)
  • Chiamata Bluetooth (con visualizzazione del nome del chiamante)
  • Notifiche:  Facebook, Skype, Twitter, WhatsApp

Il tutto in un bracciale, band per l’appunto,  con un peso di poco superiore ai 26 grammi.

Il punto di forza di Lenovo HW02 è il sensore di monitoraggio cardiaco estremamente veloce e il supporto per il nome e numero telefonico del chiamante; funzioni che la rivale più blasonata Xiaomi mi band 2 non possiede. E sono proprio le molte caratteristiche a rendere la Smartband Lenovo HW02 davvero diversa dai fitness tracker disponibili in questa fascia di prezzo.

La batteria è da 60mAh e si ricarica tramite USB. Può arrivare fino a 5-10 giorni in standby ed impiega solo un’ora per una ricarica completa.

DOVE TROVARLO

Al momento, la smartband Lenovo HW02 Plus è disponibile solo su Aliexpress. Suggeriamo la spedizione da magazzini in Europa per ricevere il telefono senza alcuno costo doganale

Lenovo Smart Watch Band

Hoverboard Hiwheel Q3: Recensione, unboxing e test su strada

Ma cosa sono questi skateboard strani che trasportano persone senza far nessun movimento che fa sudare e che si stanno vedendo sempre più frequentemente in giro per la città?

Ebbene sì, forse il tanto atteso “futuro” come ne parlavano nei film è arrivato. Anche se ancora le ruote poggiano saldamente sulla strada e non volano come qualcuno vorrebbe, c’è da dire che le persone oramai non usano più le proprie gambe per muoversi, ma bensì si fanno trasportare da una parte all’altra della città da questi simpatici scooter. Oggi parleremo dello Hiwheel Q3, che sebbene non sia tra le smart balance più conosciute, ci ha sorpresi davvero tanto.

Unboxing, Design e Materiali

Nella confezione di cartone troviamo ben imballato l’hoverboard, il manuale d’uso in inglese, il caricabatterie e due adesivi di protezione da applicare sopra le ruote prima dell’uso. Già a prima vista ci sembra ben costruito e sulla stessa lunghezza d’onda di tutti gli hoverboard in circolazione.

Hiwheel Q3 pesa circa 10,3 kg e misura 58.40 x 16.80 x 17.80 cm, quindi non tanto difficile da trasportare. La struttura è di colore rosso e la vernice usata è impermeabile quindi resiste all’acqua senza alcun tipo di problema e può essere usato in qualsiasi condizione atmosferica. Il materiale usato è l’alluminio, molto resistente agli urti e alle cadute; anche se il rivestimento si può graffiare durante l’uso, in rete si trovano delle cover in silicone per proteggerlo o proprio il rivestimento per sostituirlo. Niente paura!

Le due ruote sono in gomma con un diametro da 6.5 pollici, se siamo bravi possiamo tranquillamente fare anche le salite! Nella parte anteriore sono poste due luci LED, quindi con la massima accortezza possiamo usarlo anche di notte; magari per la nostra sicurezza usiamolo in strade dove non passano auto!

Specifiche tecniche

Questo Hoverboard monta due motori tedeschi da 350W ad alta tecnologia, con un sistema dinamico e una costruzione interna stabile. Permette una portata fino a 100kg ed una velocità di circa 20km/h e vi permette di percorre 15-20km; è presente un avviso quando si supera il limite di velocità di 10km/h. Monta una batteria da ben 4400mAh 36V, quindi ha una buona autonomia. Quando la carica della batteria scende sotto al 10% emette un suono per segnalare che si sta scaricando. Il tempo di ricarica è di circa 1.5/2 ore.

Funzioni

Seppur all’inizio sembra davvero difficile usare una balance board e le prime volte è difficile mantenere l’equilibrio, dopo un po’ che lo usiamo impariamo senza problemi e soprattutto la paura passa.

Bisogna salire sull’hoverboard tenendo le gambe dritte e i piedi sulle due piattaforme nere vicino alle due ruote. I sensori e l’elettronica integrata nel prodotto manterranno l’hoverboard in equilibrio. Inclinandosi in avanti lo scooter inizia a camminare e, come abbiamo detto precedentemente, può raggiungere i 20 km/h, inclinandosi indietro si decelera e inclinandosi un po’ di più l’hoverboard fa retromarcia, mentre con una pressione del piede destro o sinistro si potrà curvare. Rimanendo dritti l’hoverboard si ferma come al punto di partenza. Facile no?

Conclusioni

Dopo averlo provato per un po’ di giorni possiamo dire che il modello Hiwheel Q3 è davvero soddisfacente sia per autonomia sia per le sue caratteristiche generali. Lo troviamo in rete nei vari store online a circa 165 euro, il che ti fa risparmiare un po’ di soldini. Consigliamo l’acquisto in quanto crediamo sia un hoverboard pari alle marche più conosciute.

SUGGERITO: Migliori Hoverboard per bambini 2021

Cubot Magic: test, unboxing e recensione

E’ stato fino ad ora un anno tranquillo per Cubot che ha rilasciato un solo smartphone, il Cubot Rainbow 2. In parte, è dovuto al fatto che l’azienda ha concentrato l’attenzione sul suo nuovo marchio Hafury. Ma le cose stanno per cambiare; infatti Cubot sta per lanciare sul mercato non uno, ma 3 nuovi modelli. Il primo è Cubot Magic, appena arrivato online, che sarà seguito da Cubot R9 e Cubot S1.

In questo articolo, unboxing recensione e prova su strada del nuovissimo Cubot Magic, lo smartphone a meno di 100 euro con dual camera.

CONFEZIONE

Nella scatola troviamo l’essenziale: un alimentatore, un cavo USB e un manuale d’uso in inglese

DESIGN

Cubot Magic ha sicuramente un design molto suggestivo, con tutti i lati curvati ed il telaio che si fonde senza problemi con il display ed il pannello posteriore. Offre un’ottima presa ed i bordi arrotondati sono piacevoli a contatto con la mano.

Le dimensioni del Magic sono 145 x 71 x 9,3 mm e pesa 162 grammi. E’ disponibile in nero, e con bordi Gold black oppure Gray Black.

DISPLAY

Il Cubot Magic ha un display IPS HD da 5.0 pollici, con risoluzione 720p (1280 x 720) e 294ppi. Lo schermo è definito dall’azienda 3D, perchè segue tridimensionalmente tutte le curve dello smartphone

PRESTAZIONI

Magic monta il processore Mediatek MT6737 1.3GHz Quad-Core e GPU Mali – T720 MP2; ha 3GB di RAM e 16GB di spazio di archiviazione, espandibile fino a 128GB con TF card. E’ dotato dell’ultimo sistema operativo Android 7.0 (Nougat), ed il firmware del Magic può essere aggiornato a una versione più recente del sistema operativo. Ha due slot SIM Card di tipo Micro ed un alloggiamento separato per la scheda di memoria removibile.

CUBOT MAGIC punteggio Antutu: 25727

CUBOT MAGIC punteggio Geekbench:

Punteggi nella norma per un telefono di fascia bassa, ma migliore di molti nella gestione di schede multiple

FOTOCAMERA

Il Magic è equipaggiato con doppia fotocamera posteriore, 13MP e 2MP, con 2 x 0.5A LED flash. La fotocamera anteriore è da 5MP, con “beauty mode” per i selfie

BATTERIA

La batteria rimovibile è da 2600mAh, con 1,5-2 giorni di durata con un uso normale dello smartphone e 5-6 ore in modalità hardcore. Non è dotato di fast charging.

Cubot su Aliexpress

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BLUBOO S1: test, unboxing e recensione

Lanciato alla fine di giugno, Bluboo S1 è già acclamato da molti come il miglior smartphone per rapporto qualità/prezzo. Ha tutte le caratteristiche dei top di gamma: dual camera, display quasi senza bordi e ben 4GB di RAM e 64GB di memoria interna; ad un prezzo che sembra inverosimile.

Abbiamo testato per voi il Bluboo S1 installando diverse applicazioni di benchmark, proprio per vedere se questo smartphone è all’altezza delle aspettative.

CONFEZIONE

All’interno della scatola del Bluboo S1 troviamo: un alimentatore, un cavo USB/USB-C, un adattatore per cuffie da 3,5 mm Tipo-C, una cover protettiva in plastica trasparente ed una pellicola proteggi schermo.

DESIGN

La prima cosa che si nota del BLUBOO S1 è il display, che occupa il 90% del corpo del telefono, riducendo al minimo lo spazio occupato dall’altoparlante. Per mantenere l’ampiezza dello schermo, Bluboo ha spostato la fotocamera frontale nella parte inferiore, vicino al tasto home.  La parte posteriore è in plastica, ma rivestita da uno strato di vetro organico che la rende molto simile ai rivestimenti in ceramica

A sinistra, troviamo il pulsante di accensione ed il volume e, sul lato destro lo slot per la scheda SIM. Inoltre, ha un sensore per le impronte digitali Il corpo è molto sottile e leggero. Le dimensioni sono 148.6 X 74.3 X 7.9mm, pesa 175g ed è disponibile in bianco o nero.

DISPLAY

Bluboo S1 è dotato di un display Full HD dinamico da 5,5 pollici, con risoluzione di 1920×1080 e densità 401ppi. Utilizza la tecnologia OGS (One Glass Solution), che ne riduce lo spessore e lo rende più luminoso. Lo schermo è protetto da Corning Gorilla Glass 4 ed è 2.5D, quindi leggermente curvo ai bordi.

Come già accennato, lo schermo occupa il 90% dell’intera superficie anteriore del telefono.

Bluboo S1 ha anche un rivestimento anti-impronte digitali, che aiuta a ridurre “le ditate” sul display e rende la pulizia del telefono molto più facile.

PRESTAZIONI

Bluboo S1 ha un processore Mediatek MTK Helio P25 Octa-Core da 2.5 GHz con GPU Mali T880. Utilizza il sistema operativo Android 7.0 Nougat ed ha 4GB di RAM e 64GB di spazio di archiviazione, espandibile fino a  256GB con TF card. Inoltre, ha due slot nano SIM con compatibilità 3G e 4G

Abbiamo installato alcune app di benchmark per testare le prestazioni di S1. Se vuoi maggiori informazioni su come funzionano questi test e quali sono i punteggi migliori, leggi questo articolo.

BLUBOO S1 punteggio Antutu: 58743

BLUBOO S1 punteggio Geekbench:

Considerando che rivali più blasonati come il Huawei P9 hanno un punteggio Geekbench di 4845 multi-core, il Bluboo S1 con i suoi 4650 punti non è da sottovalutare. Soprattutto considerato il costo: circa 190 euro (contro i 400 del Huawei P9).

FOTOCAMERA

La doppia fotocamera sul retro monta un ottimo sensore Sony; la camera principale è da 16MP, e la secondaria da 3MP viene utilizzata per la percezione della profondità. C’è anche un flash LED e gli scatti in condizioni di scarsa luminosità sono buoni.

La fotocamera anteriore per i selfie è da 8MP ed è posta nella parte inferiore, vicino al lettore di impronte digitali. E’ inoltre dotata di Fast Focus e beauty mode.

BATTERIA

La batteria di questo telefono è agli ioni di litio da 3500 mAh, non removibile. Supporta la carica veloce, il che significa che S1 sarà completamente carico in meno di 90 minuti. Secondo i test effettuati da Bluboo, la batteria dura fino a 28 con utilizzo normale.

OnePlus 5: recensione, unboxing e prime impressioni

OnePlus 5 è il nuovo smartphone di casa OnePlus, una compagnia da soli pochi anni sul mercato ma che è già diventata tra la più famose aziende cinesi.

Questo nuovo modello uscito sul mercato il 27 Giugno 2017 parte da 499 euro ed è il più costoso mai prodotto da OnePlus. Molti si chiedono se vale la pena acquistare questo nuovo smartphone e con questa recensione cerchiamo di dare una risposta a questa domanda.

DISPLAY

OnePlus ha deciso di puntare su uno schermo AMOLED 1080p di 5.5 pollici con risoluzione 16:9 per offrire una precisione delle immagini più che buona ed evitare un forte impatto sulla durata della batteria.
Molti si aspettavano uno schermo QHD o persino un 4K come altri telefoni già hanno ma il risultato ottenuto da OnePlus in questa caso è più che soddisfacente. I colori sono vivaci ed i contrasti buoni, a prima vista senza leggerne le caratteristiche difficilmente verrebbe da pensare che sia soltanto un 1080p.

Lo schermo è leggermente curvato e viene rinforzato grazie ad un Gorilla Glass 5 che aiuta ad impedire la formazione di crepe sullo schermo del telefono.
OnePlus 3 e OnePlus 3T avevano qualche difetto dello schermo che sembra siano stati sistemati con OnePlus 5. Tra i vari telefoni che ho provato questo sicuramente non è il migliore per la resa sotto la luce diretta del sole ma è comunque accettabile.

DESIGN

Esteticamente OnePlus 5 assomiglia sul retro ad un iPhone 7 Plus, mentre frontalmente ha mantenuto le caratteristiche dei predecessori OnePlus 3 e OnePlus 3T.  La struttura di metallo dona un aspetto elegante al telefono ma allo stesso tempo il design non porta sul mercato nessuna innovazione.

Grazie al corpo di metallo molto sottile ed agli angoli e bordi arrotondati, OnePlus 5 è grande ma allo stesso tempo comodo da tenere anche se i lati così sottili rendono il telefono un po’ scivoloso. Acquistare una cover potrebbe essere un buon investimento per proteggere il telefono da qualche caduta accidentale.

Il pulsante centrale che funziona da tasto Home integra inoltre un rapido sensore di impronte digitali. Sul fondo sono presenti la presa audio e la porta per la ricarica Dash Charge in grado di utilizzare cavi USB di tipo C. Sul lato invece è presente il vano per la doppia nano-SIM.

Le due versioni grigia e nera hanno un colore scuro ed elegante ma allo stesso tempo molto simile.

BATTERIA

La batteria da 3300mAh è più piccola di quella del modello OnePlus precedente (3400mAh). Probabilmente per rendere il telefono più sottile, ma la durata sembra non risentirne. La batteria resiste anche ad un’intera giornata ad uso intenso tra YouTube, giochi e fotocamera. Arriva a durare molto di più in caso di utilizzo meno intensivo.

Grazie al Dash Charge di OnePlus è possibile caricare oltre il 60% della batteria in soli 30 minuti quindi anche chi ne farebbe un utilizzo molto intensivo non avrebbe problemi di tempi di ricarica molto lunghi.

 

FOTOCAMERA

Ci sono diversi miglioramenti rispetto al suo predecessore, il più grande è sicuramente la fotocamera doppia sul retro.

Il sensore principale è di 16 megapixel (apertura focale f/1.7) e stabilizzazione dell’immagine elettronica. Il sensore secondario è un teleobiettivo da 20 megapixel (apertura focale f/2.0) ma non offre OIS o stabilizzazione elettronica.

Il teleobiettivo permette di ingrandire otticamente grazie ad una combinazione di zoom ottico e software.

 

In condizioni di luce scarsa la fotocamera riesce comunque ad ottenere ottimi risultati grazie al flash LED ed all’apertura focale della fotocamera da 16 megapixel.
La fotocamera frontale è di 16 megapixel con molte ma non tutte le funzioni di quella posteriore.

 

HARDWARE

 OnePlus 5 è disponibile in due versioni differenti.

La prima è di colore grigio, chiamato Slate Grey, con 6 GB di memoria RAM e 64 GB di spazio di archiviazione per un prezzo di 499 euro.

La seconda versione invece è di colore nero, Midnight Black, con 8 GB di memoria RAM e 128 GB di spazio di archiviazione per un prezzo di 559 euro.  Gli 8 GB di memoria RAM sembrano essere un po’ eccessivi ma nel caso vi servisse un enorme quantitativo di spazio di archiviazione e considerando l’impossibilità di aumentarlo è consigliabile prendere la versione Midnight Black che ha ben 128 GB a disposizione.

La CPU è  Snapdragon 835 di Qualcomm in entrambe le versioni. L’hardware appartiene alla fascia alta. L’utilizzo scorre liscio senza alcun problema ed il calore è ben dissipato in maniera da non rendere mai il OnePlus 5 troppo caldo nemmeno sotto uso intenso.

L’hardware permette di utilizzare tutti i videogiochi trovabili sul Google Play Store, anche quelli con grafica 3D.

 

 

 

SOFTWARE

Il software di base è Android 7.1.1 Nougat personalizzato con l’interfaccia grafica di OnePlus OxygenOS. Come sempre OnePlus offre molte opzioni di personalizzazione a cui ha aggiunto qualche nuova funzione, senza però stravolgere il tutto.

Una modalità Gioco è stata introdotta e permette di disattivare notifiche fastidiose.

Va però tenuto contro che OnePlus è famosa per la sua lentezza riguardante gli aggiornamenti del sistema operativo dei suoi modelli, OnePlus X ed OnePlus 2 sono ancora in attesa di alcuni aggiornamenti promessi dalla compagnia molto tempo fa. Quindi non è facilmente pronosticabile quando verrà aggiornato il sistema operativo in seguito all’uscita di Android O che attualmente si trova in fase di Open Beta.

 

CONCLUSIONI

Forse l’unica pecca è il fatto che non sia resistente all’acqua, un fattore che anni fa non era considerato importante ma che attualmente è una caratteristica presente in diversi telefoni.

Il prezzo è aumentato in confronto ai predecessori ma OnePlus 5 rappresenta un ottimo acquisto considerando ottimo software, hardware e fotocamera.

Il nuovo smartphone Huawei è dedicato al fast food KFC

Sono passati 30 anni dal debutto del primo Kentucky Fried Chicken (KFC) in Cina. Per celebrare l’anniversario, la catena di fast food americana ha deciso di produrre insieme a Huawei (anche Huawei festeggia il suo trentesimo anniversario quest’anno) uno smartphone celebrativo.

I due marchi collaboreranno per rilasciare uno smartphone in edizione limitata. Il telefono, rosso, avrà sia i loghi KFC che Huawei incorniciati sul dietro, così come l’anno del loro anniversario: 1987.

Questo il video pubblicitario apparso questa settimana in Cina:

Ma l’aspetto non è la sola caratteristica di questo del telefono. Oltre al design su misura,lo smartphone verrà fornito con l’applicazione di KFC e una nuova ed originale app per la musica. L’applicazione consentirà agli utenti di scegliere dallo smartphone la musica che suona all’interno dei ristoranti KFC, agendo come un juke-box del 21° secolo.

Lo smartphone verrà rilasciato entro pochi mesi, con una partnership che può stupire gli occidentali ma non i cinesi. La catena di pollo fritto KFC, infatti, è stata una delle prime grandi marche occidentali ad entrare in Cina, ed è ancora molto più grande e diffusa di McDonald. Ha sempre cercato di mantenere la propria immagine legata alla tecnologia digitale, accettando pagamenti mobili, rilasciando giochi per smartphone e aprendo un ristorante a Shanghai con camerieri robot.

Non stupisce, quindi, che i due brand più amati dalle nuove generazioni cinesi si siano uniti per festeggiare il compleanno.

Lampade smart: guida e consigli per una smart-home

L’illuminazione domestica diventa oggi automatizzata e connessa alla rete internet come ogni altro dispositivo elettronico. È uno degli aspetti più visibili dell’ingresso dell’IoT (Internet delle Cose) nelle nostre vite. Così le smart bulbs, o lampade intelligenti, cominciano a far parte del nostro quotidiano e si propongono di renderlo più funzionale e creativo.

Sono preistoria i tempi in cui la mamma ti rincorreva per ricordarti di spegnere le luci! E lo faceva, a ben vedere, per un’ottima ragione. Le lampadine a incandescenza che hanno illuminato case e città di mezzo mondo per oltre un secolo, ereditate dritte dritte dal brevetto depositato da Edison, consumavano uno sproposito. Le incandescenti (guai a toccarle quand’erano ancora calde!) sono state soppiantate prima dalle lampadine dette a basso consumo e, più recentemente, da quelle a LED. Queste ultime sono le protagoniste indiscusse di una nuova rivoluzione degli usi e degli stili di vita.

D’altra parte, il passaggio è stato repentino dalla riduzione verticale dei consumi fino al completo automatismo delle luci domestiche. E mentre ancora tanti non hanno inteso la portata del cambiamento, il mercato è già pronto a lanciare offerte allettanti per dotare le abitazioni di lampade smart.

Oltre la domotica, lo smart lighting è a portata di Wi-Fi

Ma come funzionano? Il principio alla base dell’automatismo è molto semplice; le lampadine incorporano un sistema che consente il dialogo con un bridge, a sua volta connesso alla rete wireless domestica. Grazie a questo ponte vengono equiparate a qualsiasi altro terminale connesso al Wi-Fi di casa; quindi possono essere controllate da remoto da ogni dispositivo abilitato.

Tra le grandi che non vogliono restare a guardare il cambiamento c’è Philips. La ditta olandese punta alla conquista del segmento smart home con il suo sistema Hue che dialoga con internet tramite bridge e riesce a riconoscere fino a 50 fonti di luce. La combinazione è quella stranota: router e bridge dialogano tra loro e permettono la connessione ai sistemi di illuminazione controllati tramite app su smartphone. Da qui in poi le potenzialità di sfruttamento del nuovo giocattolo sono quasi illimitate, per esempio la possibilità di accedere a tutto lo spettro cromatico per decidere con quale colore illuminare la stanza.

Valide alternative si cominciano ad affacciare per permettere a tutti l’upgrade dell’impianto elettrico che non nasce per essere connesso. Emberlight è un semplicissimo socket, letteralmente una presa elettrica, che dialoga con la rete di casa e fa da portalampada alla normale lampadina rendendola smart.

Emberlight Portalampada Smart

La tecnologia al servizio di una casa intelligente

Tanto rumore solo per non spingere un interruttore? No, i sistemi di smart lighting massimizzano gli ambiti di automatismo che possono semplificare la vita o renderla, come ci piace dire oggi, più smart. Sfruttando la caratteristica principale delle lampadine LED di essere dimmerabili, sarà facile scegliere l’intensità di luce più adatta al momento della giornata o al tipo di attività da svolgere in una stanza semplicemente da smartphone o, per chi ama sorprendere, lo farà con un gesto della mano.

I LED offrono una grande versatilità anche rispetto al colore della luce che possono emettere. Arredare casa con la luce è meno bizzarro di quanto possa sembrare; le tonalità più calde o più fredde sanno cambiare l’atmosfera di un ambiente in base all’attività che vi si svolge. Un party con gli amici non avrà la stessa ambientazione del momento dedicato alla visione di un film, per esempio.

I sistemi pensati per dialogare direttamente con smartphone non solo si controllano direttamente tramite app, ma possono interagire con questo accendendo o spegnendo le luci in base alla distanza da casa in cui si trova il telefono e relativo padrone. Come in ogni ambito dai confini ancora poco definiti, il limite delle possibilità è la fantasia. Le app che consentono di interagire tramite smartphone al sistema di illuminazione domestica si moltiplicano a vista d’occhio e ognuna offre un aspetto che ha tutte le carte in regola per diventare imprescindibile nel prossimo futuro. Per esempio l’accensione delle luci a un determinato orario anche mentre si è fuori casa rimane oggi il miglior deterrente in caso qualche malintenzionato voglia entrare.

Prezzo

Delle lampade a LED si lamenta il prezzo superiore alla media, ma la loro prodigiosa durata consente di ammortizzare la spesa nel tempo. Per quanto lo sforzo progettuale sia quello di fare a meno di elementi ponte tra lampadine e router, come nel caso di LIFX che fa a meno dell’hub per la connessione, cambiare l’intero parco luci di casa rimane un investimento considerevole.
Ma se le lampadine intelligenti utilizzano meno energia e durano molto più a lungo – significa che è possibile risparmiare a lungo termine.

Non è un caso che si faccia già un gran parlare del lancio che ha fatto Ikea della propria versione di lampade smart. La sua linea Trådfri comprende anche altri elementi a parte le lampade, ma tutti accomunati dall’assenza di fili per il loro controllo.

Sono pensati per dialogare con ambiente Android e iOS tramite app e sono proposti, oltre alle lampadine, ante e pannelli luminosi. Tutti venduti ai soliti prezzi popolari a cui ci ha abituati il colosso svedese, rispetto ai marchi più blasonati che hanno già fatto il loro ingresso in campo, ovviamente.

 

Colore e luminosità

Alcune delle lampadine smart sono solo bianche, mentre altre hanno la capacità di assumere qualsiasi colore dell’arcobaleno. Il colore è un modo divertente per aggiungere atmosfera alla tua casa, ma spesso le lampade colorate sono più costose.

La maggior parte delle lampade intelligenti sono equivalenti a modelli a incandescenza da 60 watt, ma alcune lampadine sono più luminose di altre. Per controllare la luminosità, è necessario tener conto dei lumen che mette fuori: più lumen, più luminosa sarà la luce.

Un altro fattore da considerare è la temperatura del colore. Le temperature più alte, come 8.500K, creano un’illuminazione stile ufficio, chiara e piena. Temperature basse, come 2.500K, avranno una luce calda ed accogliente.

 

Philips Hue – Bianca

Philips Hue White è il modo migliore per portare l’illuminazione intelligente in casa a un prezzo ragionevole

+ Economica
+ Installazione facile
+ Luce luminosa
+ Molte caratteristiche

Richiede un hub
Solo bianca

Mipow Playbulb Smart

Il MiPow Playbulb Rainbow è una lampadina intelligente che non necessita di un hub, ed è uno dei moduli più economici nel mondo dell’illuminazione smart.

+ Conveniente
+ Luminosa
Colorata
+ Nessun hub richiesto

Applicazione per smartphone non precisa

 

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TP-Link Smart Bulb

TP-Link Smart Bulb non necessita di Hub. La luce colorata è regolabile e promette di durare nel tempo. Controllata anche da remoto attraverso l’app Kasa

 

+ Durevole
+ Luminosa
Colorata
+ Nessun hub richiesto

Non molto economica

 

 

 

 

Xiaomi Yeelight

La lampadina Xiaomi Yeelight è un accessorio di illuminazione intelligente e colorato. Controllabile da smartphone, non necessita di hub.

 

+ Luminosa, bianca e colorata
+ Non richiede un hub
+ Buona app

Possibilità di pianificazione limitata

 

 

 

Leggi la nostra recensione della lampadina Yeelight 

 

Conclusioni

IoT, ovvero Internet of Things o delle cose, è il futuro appena dietro l’angolo che si prepara scalpitante a fare ingresso nelle nostre vite. Se ti ha impressionato Black Mirror, la serie TV inglese che immagina le conseguenze per la società della deriva hi-tech, è possibile che non ti sia reso conto che il futuro è già qui. Ma non ne temere le conseguenze, è chiaro che per accendere la luce sarà ancora possibile contare sul classico interruttore a parete ed evitare il rischio simile al buffering quando la connessione è lenta o il router ha voglia di prendersi una pausa. Indubbi e gradevoli i vantaggi annunciati come il rilevatore di presenza che accende la luce al nostro passaggio, non più esclusiva delle toilette pubbliche dove si punta al contenimento della spesa per colpa di utenti distratti che lasciano accesa la luce dopo il loro passaggio.
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