Xiaomi Mi5 – Recensione

Andremo oggi ad analizzare uno dei prodotti meglio riusciti di Xiaomi.
In attesa dell’uscita del Mi6 scopriamo questo dispositivo che non ha nulla da invidiare ai Top Gamma più blasonati.

Specifiche:

  • Display: 15” IPS, FullHD, 428PPi
  • Dimensioni: 55×69.2×7.25mm 139gr
  • CPU: Snapdragon 820 Quad-core Kryo  (versioni da 1.8GHz e 2.15GHz)
  • GPU: Adreno 530 GPU
  • RAM: 3/4 GB
  • Memoria interna:32/64/128GB
  • Fotocamera:16MP f/2 stabilizzatore ottico 4 assi. Front 4MP
  • Batteria:3000mAh
  • Connettività: 4G dual SIM, tipo nano, (manca banda 20 da 800MHz), 802.11a/b/g/n/ac dual-band Wi-Fi, Bluetooth 4.2, porta infrarossi, NFC.
  • OS:Android 7.0 Nougat, MIUI8.2

Confezione

Il contenuto della confezione è in linea con quanto offerto da altri marchi.
Troveremo infatti un cavo USB-USB Type-C, la graffettina per estrarre la SIM e l’alimentatore QuickCharge 3.0 (Output: 5V/2A, 9V/1.2A, 12V/1A).

Caratteristiche

I colori disponibili sono nero, bianco e oro. Oltre le differenze di colore ci sono 3 modelli distinti, che si differenziano per memoria e clock del processore.
I primi due modelli hanno uno Snapdragon 820 a 1,8GHz e 3GB di RAM, con una memoria da 32 e 64GB. L’altro modello (definito Pro) ha il retro in ceramica, invece che in vetro, 128GB di memoria e il processore, sempre Snapdragon 820, con un clock maggiorato a 2,15GHz.
Il resto è invariato con una splendida GPU Adreno 530, WI-FI Dual-Band, porta infrarossi e lettore d’impronte.
La fotocamera posteriore è da 16MP con stabilizzatore ottico a 4 assi, mentre quella anteriore è a 4MP. Da tenere presente che manca la Banda 20 da 800MHz, c’è però da dire che con la recente fusione tra WIND e 3 non ci saranno problemi in quanto potrete utilizzare le reti di entrambi gli operatori.

Costruzione

I materiali utilizzati da Xiaomi sono di grande pregio. Troviamo un Gorilla Glass 4 sia nella parte posteriore che anteriore per le prime due versioni, mentre si è scelto di utilizzare la ceramica nella versione Pro. il bordo è in alluminio e segue tutta la cornice andando ad esaltarne le forme.

Le dimensioni sono piuttosto contenute per un modello da 5,15” con uno spessore di soli 7mm; inoltre gli angoli smussati fanno sì che l’utilizzo con una sola mano non sia difficoltoso come ci si aspetterebbe.
L’utilizzo di questi materiali ha reso questo dispositivo al tempo stesso molto leggero e resistente. Sarà difficile graffiare la parte posteriore durante l’utilizzo quotidiano.
Per quanto riguarda la posizione dei tasti, troviamo nella parte destra sia i tasti del volume che il tasto power; saggia invece la scelta del lettore d’impronte posto sul davanti: si ha così la possibilità di sbloccare il dispositivo anche quando questo risulta poggiato su un piano.
Ai lati del lettore troviamo due tasti soft touch, questi sono caratterizzati da un solo puntino bianco, dando la possibilità di invertire le azioni.
Sicuramente si nota una grande attenzione ai dettagli nella costruzione di questo dispositivo.
Parlando del lettore d’impronte digitali si rimane sorpresi dalla reattività e l’accuratezza della lettura. Il tasto è così veloce nel leggere l’impronta che quasi non ci si accorge. Bisogna però avere l’accortezza di registrare l’impronta in maniera corretta e quando lo si sblocca ricordarsi che il tasto è molto sottile. Ad ogni modo nello sblocco quotidiano quasi non ci si accorge che si ha un codice e un lettore: il tutto è stato studiato per essere naturale e non creare impedimenti nell’utilizzo.

Il lato sinistro invece è completamente libero da tasti, troviamo solo il foro del vano SIM. Nella parte bassa abbiamo la porta USB di tipo C, ai lati in maniera speculare vi sono i fori dello speaker e del microfono. Nel lato superiore troviamo al centro la porta infrarossi, il microfono per rumori ambientali e la porta jack da 3,5mm.

Display

Il display è un ottimo pannello IPS con diagonale da 5,15”, i colori sono brillanti e i neri profondi. Lo schermo ha un ampio angolo di visione ed è molto luminoso, Xiaomi ha inoltre inserito una tecnologia di adattamento costante della luminosità del display quando colpito direttamente dai raggi del sole. Dalle impostazioni è anche possibile modificare la temperatura del display, così da adattarsi ad ogni preferenza.

La risoluzione FullHD su un display di circa 5” produce una densità di 428PPi, un rapporto ideale per garantire nitidezza di visione senza affaticare il processore e mantenendo bassi i consumi. Questo tipo di display può tranquillamente competere con dell’iPhone.

Fotocamera

La fotocamera posteriore è da 16MP, il sensore è un Sony IMX298, in grado di effettuare registrazioni video nel formato 4K. Novità assoluta per questo tipo di dispositivi è la presenza dello stabilizzatore ottico a 4 assi. Questo tipo di tecnologia fa sì che durante lo scatto l’immagine resti ferma, riducendo al minimo i micro movimenti.

La messa a fuoco è veloce e molto precisa;, in modalità manuale, riesce a mettere a fuoco ad una distanza davvero minima, creando un ottimo sfocato dello sfondo.
Il flash è dual tone, così da poter compensare con toni sia caldi che freddi in fase di scatto con il flash.
L’esperienza d’uso è assimilabile a quella con iPhone, la semplicità del punta e scatta è incredibile. Difficilmente avrete un brutto scatto. Ovviamente ci sono anche altre opzioni di scatto, come la modalità panorama o la tilt-shift.

Lato registrazione video abbiamo 3 modalità, time lapse, slow-motion e messa a fuoco audio. Nelle impostazioni invece abbiamo la possibilità di selezionare la risoluzione che va da una normale qualità standard fino all’attuale 4K. Possiamo aggiungere la possibilità di messa a fuoco automatica o con tocco.

Software

All’acquisto riceverete il dispositivo aggiornato alla versione MIUI 7 che si basa sulla versione 6.0 Android. Vedremo più avanti come aggiornare alla versione MIUI 8, con base Android 7.0. Scopriamo gli aspetti più interessanti dell’ultima versione della MIUI8.

Tutte le app sono pronte e disponibili sulla schermata principale. Per poter richiamare il centro notifiche basterà far scorrere il dito sulla schermata home dall’alto verso il basso per i toggle veloci e poi nuovamente per tutte le altre impostazioni. La grafica è davvero molto leggera e delicata.



Ci sono poi molte sorprese della MIUI che troverete sicuramente utili. Girando tra le impostazioni avrete la possibilità di attivare il Blocco app, questo tipo d’impostazione dà la possibilità di mettere al sicuro da occhi indiscreti tutte quelle app personali, come galleria, facebook e messaggi, richiedendo l’utilizzo di un codice di sblocco o dell’uso dell’impronta digitale per poter accedere al contenuto.
Avrete poi la possibilità di duplicare le app così da usarle con più account contemporaneamente.



Se invece volete tenere completamente separata vita personale da lavoro, avrete la possibilità di attivare l’opzione “secondo spazio”, potrete in questo modo avere due spazi completamente separati, con applicazioni, immagini e impostazioni differenti.  Ideale per chi porta sempre con sé due dispositivi.

Autonomia

La batteria da 3000mAh, unita ad ottimizzazioni software e ad un display non particolarmente esigente di risorse, garantisce un’ottima durata del dispositivo.
Difficilmente non riuscirete ad arrivare a fine giornata con una sola ricarica.
La tecnologia Quick Charge 3.0 inoltre consente di avere una carica rapida, portando il dispositivo dallo 0% all’80% in circa 30 min.

Conclusioni

Considerando i materiali curati e di qualità, uniti ad una costruzione e ad una grande cura nei dettagli, possiamo sicuramente dire che Xiaomi abbia puntato all’eccellenza.
I singoli componenti sono quanto di meglio ha da offrire il mercato, processore Qualcomm, vetro Gorilla Glass, retro in ceramica, non ci sono stati compromessi. Non è possibile espandere la memoria con le microSD, i tagli di memoria proposti possono rispondere però a tutte le esigenze. Il formato e le dimensioni invece sono ottimali, riuscirete a fare quasi tutto con una sola mano e raramente dovrete servirvi di entrambe le mani. C’è stata anche la possibilità di osare, inserendo uno stabilizzatore ottico e facendo uso della più recente porta USB di tipo C. Unica mancanza è la banda LTE a 800MHz, però, come detto in precedenza, l’attuale fusione di Wind e 3 e la copertura solo nelle zone meno popolate rende questo un non-problema. Guardando quello che il nostro mercato offre per questa fascia di prezzo non ci sono dubbi nel considerare lo Xiaomi Mi5 un Best-Buy da 5 stelle!

Trovare lavoro online: le offerte a portata di click

Molte sono le persone che stanno cercando lavoro affidandosi ai canali tradizionali, senza pensare che i tempi sono cambiati e la maggior parte dei datori si affida alla rete per trovare personale.

Soprattutto le grandi aziende fanno affidamento sull’online recruitment, utilizzando determinati siti Web per rendere pubblici posti vacanti per qualsiasi tipo di lavoro. Questi portali di offerte hanno avuto un tale boom nella società di oggi che è dimostrato che trovare un lavoro online è più facile di quello che sembra.

Per questo motivo, abbiamo raccolto in un unico posto, i siti web per cercare lavoro su Internet, oltre alle piattaforme per registrarsi come freelance e fare soldi online. Non disperare, quindi! Questi siti ti saranno utili per trovare facilmente e velocemente il lavoro che desideri, in modo da non sprecare il tuo tempo iscrivendoti e inviando il tuo CV su siti poco noti o senza varietà nelle offerte di lavoro.

Prima di iniziare a cercare un lavoro:

1. Prepara e personalizza il curriculum

Molte persone non si rendono conto che il curriculum è qualcosa da creare, aggiornare e personalizzare per ogni candidatura. Anche se le nostre informazioni personali o le esperienze precedenti restano le stesse, possiamo personalizzare il CV a seconda del lavoro per il quale ci stiamo candidando; ad esempio, possiamo omettere o aggiungere esperienze o corsi formativi più vicini al lavoro che vogliamo.

Facciamo anche in modo che il nostro curriculum vitae sia unico, non generalista e diverso da quello di altri mille candidati. Sempre però professionale e ben formattato.

2. Regola il tempo e le tattiche che usi sui diversi siti

L’efficacia dei servizi di collocamento su Internet dipende anche dal tuo profilo professionale. Dovresti dedicare più tempo a quelli che offrono più risorse e sono più specializzati in relazione ai tuoi interessi: investi in ciascun servizio in base ai risultati ottenuti e prova diverse strategie di ricerca. Se non hai successo, puoi provare i servizi a pagamento di ciascun portale per confrontare i risultati. Considera che molti offrono una prova gratuita, quindi approfittane.

È anche interessante usare le opzioni disponibili offerte da ciascun sito web. Ad esempio, l’iscrizione RSS per le ricerche più frequenti consente di controllare regolarmente sul Reader di Google (o qualsiasi altro lettore RSS) i risultati di queste ricerche senza dover inserire il portale o un sito web. È un’opzione che consente, ad esempio, Infojobs.

3. Molti servizi non saranno utili per trovare lavoro

Molti servizi o siti web non saranno utili per trovare un lavoro perché non hanno offerte di lavoro o opportunità che si adattano al tuo profilo. Per quanto consulti quelle pagine, i risultati non cambieranno. È meglio provare altre tecniche di ricerca piuttosto che dedicare molto tempo a siti specifici semplicemente perché è facile farlo. Molti dei portali dedicati alle offerte di lavoro, sono in realtà aziende. Non c’è niente di sbagliato, ma dovresti sapere che sono particolarmente focalizzati sull’offerta di risorse alle aziende, motivo per cui cercano di aumentare il loro database di candidati.

In altre parole, per la maggior parte dei servizi di collocamento su Internet, una persona in cerca di lavoro non è il cliente ma il prodotto . Quindi devi valutare se offrire i tuoi dati si sta dimostrando utile. Se utilizzi servizi inefficienti, inappropriati o ingannevoli, perderai tempo, risorse e motivazione. E quel che è peggio, penserai che stai cercando un lavoro quando in realtà dovresti usare altre tecniche o servizi.

Siti web per trovare lavoro

Troverai in rete un gran numero di siti web con offerte di lavoro, ma ricordati che non sei l’unico che ricorre a questi mezzi, quindi a seconda dell’area in cui cerchi lavoro potresti scoprire che molte persone hanno fatto domanda per il posto vacante.

Ricordati quindi di iniziare da un curriculum ben fatto e non preoccuparti che ci siano molte possibilità di trovare lavoro online, dal momento che centinaia di posti vacanti vengono pubblicati ogni giorno. Quindi se vuoi un lavoro, non aspettare più e dai un’occhiata a questi siti web.

1. LinkedIn

LinkedIn è decisamente una delle risorse più importanti, perché ha un gran numero di utenti registrati che includono le aziende più grandi, medie e piccole del mondo; è anche uno dei principali portali che permette di avere un contatto diretto con le aziende quando pubblicano offerte di lavoro.

Trovare lavoro online attraverso LinkedIn è molto semplice e se non l’hai ancora fatto, crea il tuo profilo e inizia a connetterti con aziende o persone che ti interessano. Molti sostengono che è una delle migliori risorse per trovare lavoro perché è il sito preferito dalla maggior parte delle aziende per pubblicare le loro candidature. Capita anche spesso che l’azienda ti cerchi su LinkedIn, quindi:

  • assicurati di avere un buon profilo
  • aggiungi dei contatti rilevanti
  • inserisci tutte le tue skill ed esperienze
  • imposta il portfolio pubblico, così i reclutatori possono facilmente tenerti in considerazione e vedere il tuo profilo.

2. Infojobs

Sito leader nell’indicizzazione degli annunci di lavoro (specializzato e non) è Infojobs.

Possiamo sia dare uno sguardo agli annunci già postati (utilizzando la barra di ricerca o uno dei menu contestualizzati) oppure creare un profilo utente così da ottenere solo annunci mirati. La ricerca del lavoro può essere fatta per posizione, parola chiave o azienda.

Con Infojobs puoi anche gestire il tuo CV e la tua lettera di presentazione direttamente da mobile e tramite area riservata, visualizzare le visite da parte delle aziende e monitorare lo stato delle candidature.

Puoi visitare il sito da qui -> Infojobs

L’app di Infojobs è scaricabile dai link presenti qui -> Infojobs (per Android) e Infojobs(per iOS).

3. Monster

Su Monster puoi trovare offerte di lavoro e informazioni su come creare un curriculum, prepararsi ad un colloquio ed in generale su come migliorare la tua carriera lavorativa con focus sul mercato italiano.

Su questo sito basterà inserire il tipo di lavoro cercato e la zona d’Italia in cui siamo interessati a trovare impiego, ottenendo tanti validi risultati.

Gli annunci sono tutti abbastanza recenti e ti metteranno direttamente in contatto con un gran numero di aziende, anche di grosso calibro.

Puoi visitare il sito da qui -> Monster

Se invece sei interessato alle app per smartphone basterà visitare i link su Google Play (Android) e iTunes (iOS).

4. Jobrapido

Se i siti finora presentati non ti hanno convinto, puoi provare sul motore di ricerca degli annunci, ossia Jobrapido.

Anche su questo sito, basta inserire il tipo di lavoro cercato e la zona in cui siamo disposti a lavorare per ricevere centinaia di annunci pertinenti.

Se non troviamo subito ciò che cerchiamo possiamo sempre attivare le notifiche via email, così da ricevere per primi i nuovi annunci non appena vengono inseriti.

Il sito è raggiungibile qui -> Jobrapido

5. AlmaLaurea

Per i laureati, potrebbe essere interessante AlmaLaurea, il portale che mette in contatto aziende, università e laureati.

Oltre a rendere disponibili online i CV dei laureati, propone offerte di lavoro esclusive, e offre servizi utili per cercare lavoro in Italia. Ad esempio è possibile effettuare l’aggiornamento e la correzione del proprio curriculum online. Inoltre, su AlmaLaurea si trovano anche molte offerte formative post-laurea.

Il sito è raggiungibile qui -> AlmaLaurea

6. Manpower

Se cerchi un sito dove trovare qualsiasi tipo di annuncio di lavoro, anche per l’estero, puoi dare un’occhiata ai servizi offerti da Manpower.

I contatti tra aziende e candidati è facilitato dal sistema di comunicazione integrata nel sito, dal sistema di gestione dei profili (con annunci mirati) e dai numerosi altri strumenti offerti.

Puoi visitare il sito da qui -> Manpower

L’app di Manpower è scaricabile dai link presenti qui -> Manpower (per Android) e Manpower (per iOS).

E-commerce in Cina

Il primo nome da fare quando si parla di e-commerce in Cina  e’ sicuramente Alibaba, non solo il più famoso ma anche uno dei primi siti cinesi di e-commerce.

Con il suo omonimo sito b2b (business to business), piattaforma fondata nel 1999, Alibaba ha da allora lanciato due dei siti di più grande successo per coprire il resto dello spettro del commercio elettronico: Taobao per il C2C (consumer-to-consumer) e Tmall per il B2C (business-to-consumer).

Nello stesso periodo, però, molte altre piattaforme sono emerse per sfidare il dominio di Alibaba. Molti hanno provato, ma la maggior parte si è concentrato su uno settore o specifiche esigenze (come articoli per l’infanzia o prodotti di bellezza) con l’unica eccezione di JD.com, che ha stabilito un punto d’appoggio sostanziale nel mercato altamente competitivo dell’e-commerce cinese

L’e-commerce in Cina è infatti un settore altamente competitivo, con siti rivali disposti a tutto  per ottenere più traffico e una quota maggiore di mercato.

Grazie alla strategia promozionale aggressiva, i consumatori hanno la possibilità di effettuare acquisti su piattaforme come Alibaba e portare a casa veri e propri affari.

Il Single’s Day (11/11) è senza dubbio l’evento che meglio rappresenta l’offerta competitiva di Alibaba: un miliardo di dollari realizzati soltanto nei primi 5 minuti dopo il via a mezzanotte, e la cifra record di acquisti: 17 miliardi di dollari in un solo giorno.

Oltre alle promozioni, Alibaba  offre ai clienti cinesi il più vasto assortimento di categorie mai visto: qualsiasi capo di abbigliamento, gli ultimissimi modelli di cellulari, fedi nuziali, barche da pesca fino a prenotazioni per visite mediche  per un totale di oltre 26.000 categorie (il numero degli articoli in vendita e’ incalcolabile!), contro le 13.600 di JD.

E gli e-commerce cinesi non dormono sugli allori, ma sono costantemente alla ricerca di nuovi ed unici prodotti.

Per esempio, al fine di portare i migliori vini direttamente sulle tavole dei cinesi, Alibaba ha lanciato  nel 2015 il programma «Tmall Vigneto»  ed ora collabora direttamente con vigneti di tutto il mondo. L’anno successivo , Tmall ha anche ospitato il ‘9/9 Global Wine & Spirits Festival’, con più di 100.000 varietà di bevande alcoliche provenienti da 50  Paesi in vendita sulla sua piattaforma.

Quote di mercato e beni di largo consumo

Mentre Alibaba ha una quota del 70% del mercato globale e-commerce, la sua posizione per quanto riguarda i beni di largo consumo non è così forte.

Il mercato online dei FMCG (Fast-moving Consumer Goods- Beni di largo consumo) è caratterizzato da una presenza molto più forte di categorie specifiche / piattaforme specializzate rispetto ad altri beni popolari come l’elettronica e l’abbigliamento.

Questi «specialisti» hanno catturato il cuore dei consumatori, limitando così almeno in parte il successo di Alibaba.

Lavorare con il gruppo Alibaba è senza dubbio il modo più veloce per accedere a un pool considerevole di acquirenti cinesi, ed è particolarmente allettante per i nuovi entranti nel mercato cinese.

Ha, tuttavia, un costo: la credibilità, in particolare per Taobao.

Un sondaggio condotto dalla televisione cinese CCTV nel 2015 ha rivelato che  il 68,2% degli intervistati hanno ricevuto prodotti contraffatti da Taobao. Anche il B2C Tmall, che vende solamente prodotti distribuiti direttamente dalle grandi marche, è stato afflitto da problemi di credibilità e da scandali riguardanti falsi feedback dei clienti.

‘Shuadan’ è come viene chiamato il popolare metodo utilizzato dai commercianti per generare record fittizi di vendite e per migliorare le loro classifiche, di solito utilizzando falsi clienti pagati appositamente per lasciare recensioni positive. Questo ha portato alcune aziende, come la LVMH Benefit cosmetici nel 2010, ad uscire da Tmall per timore di danneggiare i loro prodotti di alta qualità.

E questi problemi sono proprio quelli che spingono gli acquirenti FMCG ad allontanarsi da Alibaba.

E-commerce specifici per prodotti specifici

Tradizionalmente, i beni di largo consumo in Cina hanno prosperato attraverso una vasta rete di distribuzione  offline che copre tutti i diversi tipi  di negozi (ipermercati, negozi di alimentari, negozi specializzati, supermercati etc…). Questo ha permesso alle aziende di raggiungere più aree geografiche e svariate tipologie di clienti.

L’e-commerce cinese ha applicato lo stesso modello per le vendite online, con successo e conquistando larghe fette di mercato a discapito di Alibaba

Infatti, anche se popolari, i siti di Alibaba non sono né quelli con le valutazioni piu alte da parte dei clienti, né i piu diffusi nelle top 5 categorie  per i beni di largo consumo.

Dato l’elevato grado di frammentazione del mercato online FMCG, gli ecommerce cinesi, per contrastare il gigante Alibaba si sono specializzati in particolari settori,come i prodotti per bambini

Quando si tratta di alimenti per l’infanzia, l’autenticità del prodotto e la qualità sono fondamentali. Spinti da una serie di scandali sul falso latte in polvere, e da una maggiore disponibilità di denaro rispetto al passato, i genitori cinesi sono disposti a pagare un prezzo maggiore per importare il latte in polvere, nella speranza di fornire ai loro bambini la stessa formula di nutrienti di alta qualità della quale godono i bambini stranieri. Questa tendenza è diventata così importante che Hong Kong, il faro «cinese» del libero commercio, si e vista costretta ad approvare una nuova legge per limitare la quantità di latte in polvere che una persona può acquistare e portare sul suolo cinese, in modo da inibire le attività di trading parallelo.

Sfruttando e capitalizzando, la fragile credibilità di Alibaba, le piattaforme dedite al commercio internazionale hanno registrato  straordinari aumenti delle performance. Per esempio, sia Amazon che Yihaodian sono stati due dei principali beneficiari del fenomeno. (Case  study: Cross-border E-commerce)

Top 5 siti e-commerce cinesi per categoria di prodotti:

Alcune di queste piattaforme si diversificano attraverso l’offerta di ottimi servizi.

Ad esempio, ogni responsabile del servizio clienti di PinShangHui (Wine9) segue un gruppo di clienti e li contatta dopo che  hanno completato la registrazione on-line, dando loro un’introduzione alla piattaforma, evidenziando le ultime promozioni, e anche suggerendo i vitigni migliori o quale tipo di vino scegliere per accompagnare  un filetto di manzo.

Un livello di interazione personale che  una grande piattaforma generalista non puo certo permettersi.

Un altro esempio è Sephora, che si distingue per la vasta gamma di prodotti offerti. Come molti altri store che in Cina hanno spesso difficoltà a generare  traffico, Sephora, in aggiunta al proprio sito, gestisce anche un flagship store su piattaforme di 3rd party, come JD. Tuttavia, Sephora si assicura che il suo sito resti rilevante elencando solo circa metà dei suoi prodotti su JD. I clienti che vogliono acquistare marche premium come Lanvin e Estee Lauders, per esempio, devono necessariamente visitare  il sito di Sephora.

Vendere in Cina: quale e-commerce scegliere

Entro il 2020 si stima che i cinesi compreranno online prodotti per un valore di mille miliardi (1.000.000.000.000!) di dollari, un mercato in costante crescita e supportato dall’incremento dei salari e delle condizioni di vita dei cinesi stessi.

Ma un’azienda straniera puo vendere in Cina? Attraverso quali siti? Ecco una guida dedicata.

Considerando le quote di mercato, il traffico di utenti e le reti di distribuzione sul territorio, la scelta migliore ricade sugli e-commerce leader: Tmall Global, JD e Yihaodian

Facebook ads: guida pratica

In questa guida introduciamo il Facebook advertising, in italiano chiamate inserzioni su Facebook: uno strumento che se utilizzato bene può accelerare notevolmente la crescita della nostra pagina o del nostro sito grazie a un network che conta quasi 2 miliardi di persone

Quanto budget è necessario?

Possiamo partire con budget estremamente limitati. Generalmente il minimo imposto da Facebook è di 5 euro per inserzione (chiamato in inglese advert set: il nodo al quale viene associato il budget, il posizionamento e il pubblico di riferimento)

Il costo delle inserzioni su Facebook sono calcolate in base al CPM (costo per mostrare il nostro advert 1,000 volte). Questo costo può variare in base a molti fattori che seguono un principio domanda / offerta.

Per esempio, supponendo che abbiamo un pubblico di 1,000 persone, in base al numero di inserzionisti che nel nostro stesso momento stanno facendo inserzioni sullo stesso pubblico, chi è disposto a pagare di più avrà una copertura maggiore sul pubblico di riferimento.

I fattori principali che influiscono sul costo sono i seguenti:

  • dove (es. solo-desktop costa di più che solo-mobile)
  • quando (periodo regali Natalizi il costo sarà più elevato)
  • Relevance Score (Il punteggio di pertinenza ossia l’indice di gradimento della nostra inserzione)
  • Dimensione del pubblico

Capiamo di conseguenza che il costo delle inserzioni è dinamico e un buon advertiser dovrà saper cogliere il pubblico giusto e il momento giusto per mostrare le proprie inserzioni

Parleremo ampiamente di tutti questi concetti, per il momento ci soffermiamo sul punteggio di pertinenza in inglese chiamato relevance score. Il punteggio di pertinenzaè uno dei principi sui quali Facebook è fondato. Facebook vuole contenuto di qualità sul proprio social network. Contenuto di qualità avrà un costo di copertura (diffusione) più economico rispetto a contenuto con qualità scarsa

Come Facebook definisce il punteggio di pertinenza?  Facebook analizza le interazioni degli utenti del social network a partire dalle prime 500 visualizzazioni della nostra inserzione. Se ci saranno tanti feedback negativi (l’utente nasconde il post o tanti utenti lo ignorano), il nostro punteggio di riferimento sarà basso e di conseguenza il costo di diffusione aumenterà

Ricordatevi che il vostro obiettivo numero uno è far sì che il punteggio di riferimento si avvicini il più possibile al 10/10. Facebook ci aiuterà in questo e noi vi spiegheremo come captare i segnali. Il tutto comincia avendo le idee chiare sul nostro obiettivo

Qual’è il nostro obiettivo?

Facebook è molto chiaro fin dall’inizio: vogliamo portare likes alla nostra pagina? Vogliamo aumentare l’engagement sulla nostra pagina? Vogliamo vendere un servizio offerto sul nostro sito? Per ogni obiettivo c’è una campagna ottimizzata per portare i risultati richiesti

In questo esempio usiamo la metodologia più complicata da eseguire: la conversione sul nostro sito. Con una campagna di conversione chiederemo a Facebook di aiutarci a scegliere il miglior pubblico di riferimento (i destinatari che vedranno il nostro advert) al fine di ottenere un risultato sul nostro sito web o sulla nostra app per telefono

Per fare questo ci serviamo della Facebook Pixel: uno frammento di codice javascript simile a Google Analytics da inserire sul nostro sito web o da installare sulla nostra app

Ogni pagina visitata da un utente sul nostro sito comunicherà a Facebook che questo utente è su quella specifica pagina del nostro sito. Per esempio,  se l’utente starà sulla pagina di pagamento confermato, Facebook saprà che quell’utente ha fatto un acquisto sul nostro portale e di conseguenza ci potrà aiutare a trovare altri clienti simili

Installare la Facebook Pixel è molto semplice, esistono plugin gratuiti per qualsiasi piattaforma eCommerce e CMS (per esempio WordPress). Una volta installata, basta mappare gli indirizzi web delle pagine ai risultati di riferimento, per esempio:

  • Visualizzazione contenuto
  • Iscrizione al sito
  • Ricerca
  • Aggiunta al carrello
  • Aggiunta a lista dei desideri
  • Inizio di acquisto
  • Acquisto
  • Altro (Le conversioni sono personalizzabili)

Nel nostro caso, supportando un sito eCommerce, utilizziamo una “Conversione Personalizzata” creata da noi per tracciare l’evento RP: Pagamento ricevuto (ossia il cliente ha visto la pagina di pagamento confermato)

Ogniqualvolta un cliente attraverso la nostra inserzione completerà un pagamento, RP +1

Il potenziale è illimitato. Dal re-targeting: se l’utente non compra il nostro prodotto da 200 euro, possiamo proporgli quello da 150 euro con una inserzione su tutto il pubblico che ha avuto lo stesso comportamento. Possiamo mostrare a chi ha comprato una canna da pesca, gli ami e così via. Al lookalike (pubblico simile): chiediamo a Facebook di proporci un set di utenti con interessi simili a quelli che hanno acquistato da noi (nel nostro esempio, le persone salvate com RP)

Una volta selezionato il risultato che vogliamo ottenere dalla nostra campagna, in questo caso RP (cliente pagante) procediamo al targeting

Il targeting (il pubblico)

Il targeting è la fase nella quale comunchiamo a Facebook chi dovrà vedere la nostra inserzione. Il targeting è sempre la fase più divertente: dobbiamo metterci nella testa del potenziale cliente e immaginarci i suoi interessi. Il metodo migliore per portare a termine questa ricerca con criterio è utilizzando Facebook Audience Insights. Questo strumento ci permette di analizzare interessi e comportamenti per capire quale tipo di target user si cela dietro alla nostra inserzione

Dal punto di vista geografico possiamo andare veramente molto nel dettaglio come per esempio chiunque viva o sia in vacanza o sia stato nel raggio di xKM in una qualsiasi località in tutto il mondo. Per esempio, hai fatto check-in in tutti i ristoranti della città tranne il mio è tempo ti sponsorizzare un’offerta per te

E’ possibile inoltre selezionare età, sesso e lingue parlate. Qualsiasi parametro che avete configurato nel profilo Facebook può essere utilizzato per determinare il pubblico di riferimento. E’ inoltre possibile creare delle audience personalizzate caricando una lista di email dal nostro database aziendale. Qualsiasi audience creata con il nostro account può creare una proiezione lookalike (pubblico simile). Per esempio, possiamo chiedere a Facebook un pubblico composto dal 3% della popolazione italiana con interessi e comportamento simile ai nostri clienti attuali.

Una volta determinato il pubblico geograficamente possiamo andare nel dettaglio specificando interessi, comportamenti e demografica. Il potenziale è incredibile e per esprimerlo facciamo degli esempi cercando ti comprendere tutte le funzionalità:

  • Persone recentemente rientrate da una vacanza con un telefono datato
  • Persone alle quali piace la musica e lo sport ma non la televisione
  • Amici di amici che stanno per compiere il compleanno o l’anniversario
  • Singles con una laurea in Marketing che non vivono più con i genitori e spesso viaggiano per lavoro

Ci sono due segreti per trovare il pubblico idoneo per avere una buona performance:

  1. split-testing: provare lo stesso advert su un pubblico diverso e comparare i risultati
  2. Utilizzare il Relevance Score come metrica di valutazione

Inoltre, Facebook è un gigante che l’anno scorso ha fatto 25 miliardi di dollari di profitto. E nel loro interesse far sì che gli advertisers spendano di più. Funzionalità come la frequenza (numero medio di volte che la stessa persona vede la nostra inserzione) e il costo per mille impressioni sono dei buoni indicatori per capire quale è il nostro tetto massimo. Queste funzionalità di base non sono visibili tra le colonne dei risultati delle nostre inserzioni, possono essere attivate facilmente e ci daranno importanti riscontri in cambio.

Nel nostro caso dobbiamo semplicemente cercare di vender delle cuffiette. Il nostro store ha sede negli Stati Uniti e in Europa. Come targeting vogliamo essere larghi dove selezioniamo persone alle quali piace l’online shopping. Tra queste persone vogliamo una selezione di utenti ai quali piace musica e/o sport

Una volta scelto il targeting, Facebook farà una stima in tempo reale delle dimensioni della nostra audience di riferimento nel nostro caso parliamo di 222 milioni di utenti. Questo esempio è “per assurdo”. Un buon advertiser deve cercare di andare più nel dettaglio possibile dove in alcuni casi l’esclusione è meglio dell’inclusione

Essendo una audience immensa, mostreremo il nostro advert a molte persone potenzialmente non interessate. Questo comporterà un Relevance score più basso (perchè molte persone ingoreranno la nostra pubblicità) e di conseguenza un costo di delivery per ogni 1,000 visualizzazioni più alto (come spiegato all’inizio della guida). Il problema del costo verrà comunque sia ammortizzato dalla dimensione dell’audience che ridurrà  la possibilità di competere con altri advertisers. Nuovamente, questo è un esempio

Il Placement

Possiamo scegliere dove il nostro advert verrà visualizzato: Facebook, Instagram (fa parte di Facebook), Audience Network per quanto riguarda i Networks a disposizione. Potremo poi scegliere tra Mobile, Desktop, Messenger, News Feed, Colonna destra e tutti i posizionamenti offerti da Facebook e i suoi partner network

Ricordatevi che l’utilizzatore di facebook è diverso dall’utilizzatore di instagram. Più siamo dettagliati con le nostre campagne e più avremo possibilità di ottenere risultati dal placement scelto, ad esempio: un video di 30 secondi su un dispositivo mobile è meglio su utenti connessi al Wi-Fi. Ci sono tante piccole accortezze che giocano sul relevance score

Aggiustando il budget, cambierà anche la stima sul reach giornaliero del nostro advert. Una volta confermato avremo dato a Facebook tutti i dati necessari per creare un advert set. Il prossimo passaggio sarà la creazione dell’advert dove caricheremo le immagini o i video (ad creatives) che i nostri target users vedranno

I Creativi

Una volta creato l’advert set (grouppo di inserzioni) dovremo inserire uno o più creativi che verranno visualizzati dal nostro pubblico. Stiamo parlando di:

  • Foto o Video
  • Titoli, Testi e Descrizioni
  • Call to action – il pulsante (Acquista ora, Prenota subito, Scarica app, Iscriviti,…)
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Ci sono diverse strategie per ottenere risultati migliori utilizzando diversi tipi di creativi (video, caroselli, foto, canvas e tanto altro). Nelle prossime guide effettueremo dei testi per comparare la loro performance

Recensione Action Camera Eken H8R

Molto spesso per dare un parere sulla qualità di un qualcosa, oggetto o indumento che sia, siamo portati a basarci sul suo prezzo, come dire, più costa più è buono. Ciò non vale però per l`action camera che recensiamo oggi della quale siamo rimasti davvero sbalorditi soprattutto per il suo rapporto qualità-prezzo.

Premettendo che l’H8R non è una Go Pro e ne tanto meno è ai suoi livelli, possiamo dire però che per le sue caratteristiche e la sua qualità un po’ le si avvicina.

UNBOXING

Il package è il solito, scatola di cartone con la camera a vista già montata nel supporto impermeabile con al suo interno il carica batteria, oltre 15 accessori per fissare la camera un po’ ovunque, il telecomando wireless e il manuale d’uso.

DESIGN

L’H8R ha dimensioni abbastanza contenute, 59.3 x 21.4 x 41.1 mm e  con un peso di 69 grammi, troviamo sia molto maneggevole e comoda da usare. È dotata di doppio display, anteriore e posteriore, purtroppo nel display anteriore o meglio frontale non abbiamo il live view magari utile nei selfie, ma possiamo comunque vedere le impostazioni che stiamo usando. Sono presenti 3 pulsanti, uno per accendere la cam, uno per il wifi e uno per scattare le foto, ovviamente servono anche per navigare nel menu della camera.

SPECIFICHE TECNICHE

L’H8R impermeabile fino a 30mt, ha una risoluzione d’immagine di 12 megapixel e una risoluzione video: 1080p@30fps, 1080p@60fps, 2.7K@30FPS, 4K a 30 fps con microfono integrato. Monta un processore Sunplus 6350 con un sensore di immagine Sony IMX078 e una lente con angolo 170°. Dotata di WiFi 802.11 b/g/n a nostro parere molto utile per trasferire le foto e i video direttamente sullo smartphone, supporta slot per micro sd fino a 32gb, noi usiamo la micro sd classe 10 per la velocità e per registrare in 4k. La batteria è di 1050mha, e dobbiamo dire che dura abbastanza ma se vogliamo stare più tranquilli possiamo comprare la seconda batteria venduta separatamente ad un prezzo davvero stracciato, supporta la lingua italiana impostandola dal menù e come uscite ha l’uscita usb e hdmi. 

FUNZIONI

Attraverso il pulsante centrale possiamo scegliere ben 4 modalità di ripresa, le quali:registrazione video, scatto foto, scatto foto continue-3, scatto foto dopo un lasso di tempo preimpostato e la funzione video 360°, già dal primo uso ci accorgiamo la qualità di questa action camera, forse pecca un po’ nei video ma ovviamente bisogna impostare bene la camera per ottenere dei video di buona qualità quindi dobbiamo aggiungere che dobbiamo essere anche bravi ad usarla. Continuando sempre a seguire con lo stesso pulsante la cartella dei video registrati, le foto e le impostazioni, cliccando con il pulsante in alto scegliamo dove entrare. Entrando nelle impostazioni è possibile cambiare le impostazioni della camera, ed è proprio qui che dobbiamo essere bravi ad impostarla secondo il nostro uso e secondo le condizioni, soprattutto per quanto riguarda i video.

CONTROLLO REMOTO E APP

Come abbiamo detto nel unboxing, questa action camera è dotata di telecomando wireless fornito nella scatola, quindi non dobbiamo comprarlo a parte. Il telecomando ha 2 pulsanti che permettono di scegliere se vogliamo scattare una foto o registrare un video, molto utile per usare la camera a distanza per scattare un selfie o quando la fissiamo su un supporto. Noi troviamo che l’aggiunta di questo telecomando è una chicca che rende questa cam davvero completa.

È possibile scaricare l’applicazione denominata Ez Icam per gestire dallo smartphone quest’action camera. Troviamo il suo QR-code sulla scatola e nel manuale o possiamo semplicemente scaricarla dal play store/app store. Con questa app collegata alla camera attraverso il wifi riusciamo a vedere e scaricare direttamente sul telefono tutte le foto e i video fatti e inoltre possiamo usarla per gestire in remoto la camera e quindi vedere cosa stiamo registrando o scattando. Molto utile per poter condividere tutto subito sui social.

GALLERIA

Vi postiamo due foto fatte con questa Action Camera per rendere l’idea della sua qualità.

CONCLUSIONI

L’H8R, come si è ben capito nella recensione, per noi ha molti punti forti che dimostrano la sua qualità. La presenza del wifi, la grande quantità di accessori, ma anche e soprattutto la durata della batteria sono alcuni di essi. Si possono scattare delle belle foto e di qualità, come abbiamo già detto in precedenza manca un po’ nei video in quanto pecca nella stabilizzazione, ma se non pretendiamo troppo sono accettabili, almeno per noi. Si può acquistare nei vari store come Gearbest a circa 70 euro e noi pensiamo che li vale tutti e saranno soldi ben spesi.

EKEN H8r VR360 4K

L’importanza dello split testing

Le inserzioni facebook offrono migliaia di modi per segmentare il pubblico in modo da essere sicuri che solo persone realmente interessate interagiscano con la nostra pubblicità. Come già spiegato nelle guide precedenti, una buona segmentazione portando un punteggio di pertinenza più alto renderà il costo di copertura più economico

Come essere sicuri di spendere al meglio il nostro budget in modo da ottenere il massimo in termini di risultati? E’ difficile determinare quale sia il pubbico perfetto dal momento che gli interessi offerti da facebook spesso tendono a sovapporsi (mettere mi piace alla pagina di Luna Rossa ci farà rientrare in categorie sportive alle quali probabilmente noi abbiamo nessun interesse se non per qualche evento televisivo). Tramite l’approccio dello spit testing possiamo tuttavia sondare con budget limitiati diverse segmentazioni per avere degli indici di performance per poi investire di più

Lo split testing è un concetto di base molto semplice: la stessa inserzione con gli stessi creativi e lo stesso budget su segmentazioni di pubblico diverse

Un esempio di split testing

In questo esempio utilizzeremo questo approccio per vendere un router wireless con porta HDMI. Questo router oltre a creare una Wi-Fi dal segnale ADSL supporta la riproduzione di Netflix tramite porta HDMI sul nostro televisore. Il produttore ci comunica che il “Key Selling Point” del dispositivo è Netflix. Creeremo di conseguenza le seguenti segmentazioni:

  1. Interessi – Utenti interessati a Netflix ( 205 milioni di persone)
  2. Interessi – Tecnologia (205 milioni di persone)
  3. Interessi – Tecnologia ristretta a Online Shopping (72 milioni di persone)
  4. Interessi – Computer Hardware (205 milioni di persone)
  5. Comportamenti – Primi utilizzatori delle tecnologie (22 milioni di persone)
  6. Comportamenti – Utenti che adottano per ultimi nuove tecnologie (64 milioni di persone)
  7. Re-Targeting (12 milioni di persone)

Creeremo di conseguenza 7 differenti gruppi di inserzioni con lo stesso budget e prodotto. Quale gruppo avrà la performance migliore nel vendere il nostro router?

Alcune osservazioni e chiarimenti

Segmentazioni 1,4,6 portano alla stessa dimensione di pubblico potenziale di 205 milioni di utenti facebook. Qualcosa non torna, come fa Computer Hardware ad avere le stesse dimensioni di Tecnologia? Stiamo sempre molto attenti ad andare con segmentazioni molto ampie. C’è sempre il rischio di mostrare i nostri advert a persone non interessate alla nostra offerta

Il retargeting è uno strumento per mostrare le nostre inserzioni a persone che sono state sul nostro sito negli ultimi x giorni

I risultati

Dopo aver lasciato la nostra campagna attiva per 6 giorni ed aver esaurito il nostro budget di circa 2,000 euro, analizziamo i dati

Il gruppo di inserzioni (1) dedicato a Netfix è quello che ha portato i risultati peggiori. Incredibile ma vero. Perchè? I motivi potrebbero essere molti. Ad esempio, guardando la pagina facebook di Netflix troviamo centinaia di trailers di film e serie tv. Probabilmente Netflix è un interesse per il mondo del cinema, non per il servizio offerto dal provider. Il punteggio di pertinenza che abbiamo ottenuto su questa audience non è male (8/10). Il pubblico, nonostante interessato al nostro prodotto, non lo ha acquistato

Il gruppo di inserzioni (3) Tecnologia ristretta a Online Shopping è quello che ha portato i risultati migliori. Questo gruppo ha portato un ordine ogni 3.95 dollari spesi con un CPC di $0.03 (il più basso della campagna). Il punteggio di pertinenza di questo gruppo di inserzioni è di 10/10. Nonostante il pubblico di questo gruppo di inserzioni sia molto ampio, 10/10 è un buon indicatore di scalabilità per continuare a fare pubblicità su questo pubblico con questo prodotto.

Segmentazioni 5 e 6 le abbiamo inserite semplicemente per far vedere che in alcuni casi forse il behaviour (comportamento) potrebbe portare risultati migliori dell’interest (interesse)

Il re-marketing ha un ruolo molto importante nello split testing. Ci può sempre dare un’indicazione della qualità dell’audience attualmente salvata nel pixel vs il targeting su un nuovo segmento di clienti

Conclusioni

Lo split testing è la chiave per scoprire quale segmentazione ci porterà ad ottenere un punteggio di pertinenza elevato e un costo per risultato compatibile con il nostro budget. Ci sarà sempre margine per raffinare una segmentazione anche se in alcuni casi un pubblico ampio potrebbe portare risultati migliori

Articoli sponsorizzati

Uno dei canali di digital marketing utilizzati dalle società per raccomandare la propria attività è quello degli articoli sponsorizzati. Azienda A paga al nostro blog una commissione per avere un articolo dedicato a raccontare i prodotti e servizi di Azienda A

Quanto si può guadagnare?

Le aziende utilizzano principalmente il ranking Alexa / Similarweb per valutare la qualità di un sito in base al suo traffico mensile. Semplicimente andando su Similarweb.com e inserendo il nome di un sito avremo la stima sui volumi

Il sito evidenziato nel grafico sovrastante genera un traffico di circa 100,000 visitatori mensili. Tra le società che abbiamo analizzato, in media, vengono concessi tra 0,5 e 1,0 euro per mille sessioni. Stiamo parlando tra i 50 e i 100 euro. Eccezioni sono concesse qualora il nostro sito abbia come tematica una nicchia rilevante per l’azienda interessata alla sponsorizzazione

Come si trovano gli sponsor?

Trovare una società disposta a sponsorizzare un articolo sulla nostra piattaforma non è facile. Di solito quello che succede è l’opposto –  è l’attività a trovare il blog. Un buon posizionamento su alcuni argomenti su Google e impegno sul traffico organico ripagheranno sempre

Non appena un sito supera le 100,000 sessioni mensili (un target raggiungibile in 6 mesi con un po’ di passione e impegno) vi garantirà la presenza su un report giornaliero che providers come Alexa e Similarweb mandano con cadenza giornaliera a centinaia di marketing department in tutto il mondo

Follow / No Follow

Un link follow darà al destinatario un “+1” sui motori di ricerca al destinatario del nostro link mentre un no-follow dirà semplicemente a google che il backlink non deve dare vantaggi ai fini di posizionamento

Questa pratica è stata introdotta da Google anni fa per ridurre l’impatto dei siti che cercavano il posizionamento solo tramite il back-liking. Oggi l’algoritmo Google è molto più sofisticato e parametri come il tempo che gli utenti passano sul nostro sito sono indicazioni più importanti per il posizionamento

Consigliamo di escludere completamente, per sembrare più professionali, il discorso no-follow ai nostri partners e di utilizzare una politica equa per tutti che sia follow o no follow

Affiliazione bene o male?

Bene. Qualora l’azienda offra un pacchetto di affiliazione, bisogna richiederlo immediatamente senza farsi troppi scrupoli. I dipartimento di marketing guarda i dati di affiliazione con maggior interesse rispetto ai dati offerti da altri strumenti come Google Analytics. Un risultato positivo tramite affiliazione porterà più possibilità di ottenere un secondo articolo sponsorizzato

Come installare WordPress

WordPress è il CMS (content management system) più popolare sul mercato da anni. Nel 2016 è stato calcolato che il 27% dei siti web mondiali utilizza WordPress. Con WordPress potremo avere da un semplice blog a un sito web ecommerce. Il tutto senza dover scrivere nemmeno una linea di codice

Vista la popolarità di questa piattaforma, i web hosting si sono adattati e hanno iniziato a fornire pacchetti ottimizzati per l’utilizzo di WordPress. Sconsigliamo l’installazione manuale per gli utenti alle prime armi. In questa guida spiegheremo come installarlo automaticamente tramite cPanel

cPanel

cPanel è lo strumento da avere quando acquistiamo un web hosting. Diffidate da hosting che offrono un pannello fatto da loro perchè per quanto possa essere curato, non competerà mai contro cPanel. cPanel è sviluppato da esperti ed è installato su centinaia di migliaia di server web in tutto il mondo. Qualora ci sia anche solo un piccolo bug, verrà riparato rapidamente e l’aggiornamento propagato automaticamente sul nostro hosting. cPanel inoltre offre una gestione completa del nostro hosting. Dalla creazione di Email a account FTP, cerfiticati SSL e tanto altro

Per accedere a cPanel basta navigare sul nostrosito.com/cpanel. Dopo l’autenticazione basterà cercare Softaculous Apps Installer

cPanel ci indirizzerà a Softaculous Apps Installer, un portale che ci permetterà di installare automaticamente le piattaforme open source più popolari tra le quali WordPress

Appoggiando il mouse sopra WordPress, comparirà la dicitura Install

Avvieremo di conseguenza l’installazione guidata di WordPress. Nel primo passaggio ci sarà richiesto dove installare WordPress. Ricordiamo di utilizzare il protocollo https solamente se abbiamo già installato un certificato SSL sul nostro server (guida SSL + CDN gratis con Cloudflare). Potremo comuque implementare successivamente questa funzionalità

Ricordiamoci di lasciare “in directory” vuoto per avere WordPress visibile nella cartella principale del sito miosito.com/. Utilizzando il valore pre-inserito “wp”, WordPress verrà installato in una sottocartella e sarà visibilie a miosito.com/wp/

Nome del sito e descrizione del sito potranno essere cambiati successivamente, unica nota importante in questo passaggio: l’email dell’admin verrà utilizzata da wordpress per inviare i messaggi automatici da parte di WordPress. Consigliamo di non utilizzare una mail personale ma una mail apposita come [email protected]. Sarà più professionale e ridurrà il numero di notifiche nella nostra inbox

Il nome del database e il prefisso della tabella possono essere lasciati come sono (generate casualmente da softaculous). Consigliamo di non attivare gli aggiornamenti automatici. Potremo gestire gli aggiornamenti manualmente tramite WordPress. Consigliamo questo perchè alcuni aggiornamenti potrebbero in futuro disattivare plugin non compatibili con l’aggiornamento generando dei problemi sul sito

Consigliamo inoltre di attivare il backup automatico in modo da avere sempre a disposizione dei punti di ripristino

Cliccando installa, in pochi secondi sul nostro sito WordPress sarà attivo e funzionante! Ricordiamo che per accedere al pannello di amministrazione basterà digitare sul browser miosito.com/wp-admin

Alcuni suggerimenti

Temi: da usare quelli con un ottimo punteggio. Se il tema è gratuito assicuriamoci che ci sia supporto (se WordPress si aggiorna, vogliamo anche il tema aggiornato per evitare problemi di compatibilità). Alcuni temi a pagamento offrono inoltre assistenza dedicata e avremo aggiornamenti e supporto per anni

Plugin: Installare solo plugin con un’ottima reputazione in modo da essere certi che ogni volta che WordPress sarà aggiornato, lo sviluppatore del nostro plugin farà le dovute modifiche di compatiblità

Facebook ads: Immagini in Competizione

Per ogni gruppo di inserzioni (in inglese chiamato Advert Set, il nodo al quale colleghiamo budget), Facebook ci permette di cariare fino a 50 creativi

Tutti i creativi condivideranno lo stesso budget dove i migliori otterranno maggiore delivery (copertura). Il parametro usato da facebook per decidere quale creativo otterrà maggiore copertura è impostato da noi durante la creazione della campagna. Se chiediamo a facebook engagement (interazioni) sulla pagina, facebook darà più copertura ai creativi che portano più interazioni. Se chiediamo a facebook vendite sul nostro portale (conversione), facebook darà più copertura ai creativi che vendono di più servendosi del pixel

Spieghiamo questo concetto con un esempio. Creiamo un gruppo di inserzioni con un budget di 1,500$ dollari. In questo gruppo di inseriamo 3 inserzioni. Ogni inserzione avrà una immagine diversa

Facebook garantirà copertura a tutte le immagini e misurerà singolarmente la performance dei creativi. Quando i numeri segnalerannole foto con la miglior performance, facebook sblilancerà la copertura a favore dei creativi migliori

I risultati in alcuni casi arrivano velocemente, a partire dalle prime 500 impressioni (il minimo necessario per calcolare il punteggio di pertinenza che si raggiunge con meno 1 un euro). Nel nostro esempio abbiamo lasciato procedere liberamente facebook fino a termine campagna spendendo 1,500 dollari

I risultati in questo caso sono molto chiari, immagini 1 e 2 hanno speso l’89% del budget coprendo 574 mila persone. Facebook ha rimosso budget all’immagine numero 3 perchè non performante quanto la prima e la seconda. Le due immagini migliori hanno portato risultati a un costo minore e il loro costo per azione è notevolmente inferiore rispetto a immagine 3

Un altro importante takeaway è il relevance score (punteggio di pertinenza). Nessuna delle inserzioni ha un punteggio di pertinenza vicino al 10. Ciò vuole dire che avremmo potuto pagare molto meno per raggiungere lo stesso risultato con creativi e/o targeting migliori

Cosa vorresti noleggiare?

La nuova frontiera del commercio per il 2017 sembra essere il pay-as-you-go.

Almeno secondo i risultati dell’indagine condotta da Westfield (How we shop now and what’s next) condotta tra oltre 12.000 intervistati attraverso gli Stati Uniti e nel Regno Unito, con insights nelle città hub di Londra, New York, Los Angeles, San Francisco e San Diego.

Ciò che potrebbe spingere questo trend ad affermarsi e la possibilità di essere flessibili, di scegliere un vestito o accessorio da indossare solamente una volta o per un’occasione particolare.

Immaginate di poter scegliere ogni giorno un vestito diverso, o di poter avere l’abito adatto per una cerimonia senza impegno, con costi ridotti e senza doversi preoccupare di poterlo indossare per un’altra occasione

Queste le categorie di oggetti che americani e britannici si dichiarano pronti all’affitto:

Nel complesso, inglesi e americani hanno livelli simili di interesse per il noleggio, anche se ci sono differenze rivelatrici in termini di preferenze di categoria. Anche se l’affitto di attrezzature sportive è il più desiderato da entrambi, gli inglesi preferiscono noleggiare auto e tecnologia, seguiti da biciclette e abbigliamento, mentre gli americani mettono al secondo posto tech, seguito da mobili, auto biciclette e infine abbigliamento

E gli italiani cosa noleggiano?

Nel nostro paese esiste ancora ancora del possesso: casa, auto, beni di ogni tipo e genere, dalle decorazioni natalizie all’arredamento stagionale del giardino, a noi italiani piace comprare.
Anche con la consapevolezza che un determinato oggetto si svaluta nel giro di pochi minuti, come nel caso delle auto, o che lo useremo solo per brevi periodi di tempo, mentre per mesi e mesi (se non anni) rimarrà a prendere polvere e occupare spazio nelle nostre straripanti cantine o box, è più forte di noi, dobbiamo comprare.

Ma dobbiamo anche dire che il noleggio funziona benissimo in alcuni settori (in Italia, l’articolo più noleggiato resta l’automobile, con una crescita del settore del 35,7% nel mese di novembre) ed è indispensabile in altri; vive e cresce in alcuni ma sopravvive a malapena in altri.

E pensare che in Francia, per esempio, anche un semplice cacciavite si noleggia.