Si chiamano Spectacles e sono occhiali da sole in grado di riprendere con una telecamera incorporata l’azione che si sta svolgendo proprio davanti a sé. Li ha lanciati lo scorso autunno negli USA Snap Inc. l’azienda a cui fa capo il social Snapchat; e dal 2 giugno sono in vendita anche in Europa, Italia compresa.
Di bello hanno una buona risoluzione dell’immagine, un angolo di ripresa di 115° molto vicino a quello dell’occhio umano e risolvono finalmente il noioso bug dell’orientamento dei video su smartphone che non cambia in base alla posizione dello schermo.
Per quanto il paragone sia inevitabile, non hanno nulla a che fare con i Google Glass, tentativo che andò buca ma che investiva più energie per rendere gli occhiali interattivi. E se oltreoceano si progettano già dispositivi per interagire con la realtà aumentata, gli Spectacles si accontentano di offrire una prospettiva immediata e senza filtri per registrare i ricordi.
Sono molto vicini all’avventurosa cugina GoPro come idea di base, perché consentono di prendere parte all’azione senza nascondersi dietro il muro dello smartphone. Hanno l’inevitabile neo della durata dei video, appunto, il tempo di uno snap. La camera registra in automatico un video da 10 secondi, che si può prolungare fino a 30 pigiando il bottoncino a scomparsa sull’asticella degli occhiali.
È la naturale evoluzione dei dispositivi elettronici contemporanei che consentono di rendere immediata e diretta la condivisione del vissuto quotidiano sui canali social. Essendo un primo lancio ha qualche limite: tre colori tra cui scegliere, il classico nero o gli accattivanti corallo e turchese, una taglia unica e lenti tonde un po’ vintage e un po’ no.
Sarebbe il tipico gadget da 007 ma con l’aggiunta di una corona di Led a vista che ne indica il funzionamento, perché anche James Bond potrebbe avere noie con la privacy oggigiorno.
Canali di distribuzione e costo
Circolano già dallo scorso autunno negli States, qui in Europa i geek non se li sono fatti scappare e già da un po’ vediamo le recensioni dei video rotondi. Sì, tondi, perché fuori dalla piattaforma di Snapchat il formato con cui è possibile condividere i video via mail o sui principali social della concorrenza è solo questo tondino su fondo bianco.
I canali di vendita sono esattamente quelli che ci si aspetta: il sito dedicato che invia il pacco direttamente a casa in meno di una settimana. Non resta a guardare Amazon che nella sua versione statunitense .com ha un negozio dedicato con tanto di solerte assistenza alla vendita che risponde con cortesia e dovizia di dettagli alle curiosità dei potenziali acquirenti. In Italia si trovano anche sui megastore online, ma occhio perché molti non sono originali.
Oppure è possibile scegliere di inseguire uno Snapbot, un distributore automatico, giallissimo, che fa la sua apparizione nelle principali capitali EU o USA solo per un breve periodo e preceduto dal lancio sul sito. Imperscrutabili intenti promozionali del reparto marketing.
Cosa ci si porta a casa?
La custodia gialla altro non è che la base di ricarica, una power bank che consente di ricaricare la batteria degli occhiali fino a quattro volte senza avere bisogno di trovare una presa di corrente nei paraggi per ricominciare le riprese. Il cavetto per l’alimentazione è compatibile con la presa della custodia; oppure alimenta direttamente gli occhiali, anche questo ha un’estetica che strizza l’occhio ai gusti dei più giovani.
Tutto sommato non costano tanto di più di un paio di occhiali da sole griffati, 139 euro, e incluso c’è anche il panno per pulire le lenti ma a forma di fantasmino, il logo dell’azienda.
Tramite app gli Spectacles dialogano direttamente con i dispositivi smart, tanto in ambiente iOS che Android; supportano infatti BLE, Bluetooth Low Energy, e il protocollo Wi-Fi Direct. Niente cavi o parolacce per trasferire i contenuti registrati e condividerli con il resto del mondo o dei propri contatti su Snapchat dove entrano a far parte delle Storie o della fotogallery del proprio smartphone.
Cos’è Snap e i numeri del colosso USA
Il bello di Snapchat, o meglio, quello che lo rende diverso dagli altri social, è il suo carattere effimero. I contenuti scambiati su questa chat, come una bella farfalla non sopravvivono alle 24 ore e poi si perdono nell’etere. A meno di non volerli salvare sui propri dispositivi.
Il suo carattere veloce e immediato è quello che lo rende popolare tra i giovanissimi, si stimano 155 milioni di utenti in USA e Canada e 66 milioni nel Vecchio Continente. Non stupisce il carattere prevalentemente sexy della chat che non lascia impronte sulla reputazione online.
Anche se in Italia non è tra i social più utilizzati, Snap Inc. è un piccolo impero fondato nel 2011 da Bobby Murphy ed Evan Spiegel da poco lanciato in borsa. Attira le brame delle big come Google o Facebook che hanno fatto lusinghiere offerte di acquisizione, rifiutate.
Tutto molto interessante, ma gli occhiali piacciono?
È ancora difficile capire cosa ne pensino gli utenti; il lancio europeo è recente e non ci sono ancora numeri ufficiali oltre la stima di 60mila esemplari venduti negli USA. Del resto si tratta di un primo lancio che promette la ben nota sequenza di migliorie e upgrade con le versioni future. È già stata lanciata la versione subacquea in collaborazione con la compagnia navale Royal Caribbean, una maschera da sub chiamata SeaSeeker che alle funzioni già citate aggiunge anche la completa impermeabilità . Un dettaglio in più rispetto agli occhiali da sole Spectacles che non sono resistenti alla pioggia, né possono essere indossati in mare o in piscina.
Buone notizie per chi normalmente porta gli occhiali: fino a – 5 diottrie, l’ottico di fiducia può richiedere e montare le lenti graduate originali da fissare sugli Spectacles.
Appare un po’ deluso chi si aspettava un dispositivo più vicino a una action cam, proprio perché non è in grado di riprendere lunghe sequenze di azioni. Non sono gli occhiali adatti per andare ai concerti, per esempio. Più entusiasta chi ne ha colto il carattere mordi e fuggi più vicino alla filosofia aziendale.