La navicella spaziale riutilizzabile cinese è tornata al luogo di atterraggio previsto il 6 settembre dopo due giorni in orbita, secondo quanto riportato domenica dall’agenzia di stampa Xinhua.
Il successo del test ha segnato un importante passo avanti nella ricerca cinese sulla tecnologia dei veicoli spaziali riutilizzabili, che potrebbe fornire un viaggio di andata e ritorno più conveniente ed economico per l’uso pacifico dello spazio, afferma il rapporto.
Il 4 settembre, la Cina ha lanciato con successo un veicolo spaziale di prova riutilizzabile presso il Jiuquan Satellite Launch Center utilizzando il razzoLong March-2 F. Questo è stato il quattordicesimo lancio di un razzoLong March-2 F.
Il veicolo spaziale di prova ha lo scopo di verificare la fattibilità della tecnologia riutilizzabile del veicolo spaziale.
Nell’ottobre 2017, China Aerospace Science and Technology Corporation ha dichiarato che stava lavorando con agenzie in Cina per sviluppare un veicolo riutilizzabile, con il primo volo previsto per il 2020.
L’obiettivo finale non è solo quello di ridurre il costo del trasporto di un’unità di carico utile a un decimo del costo dei veicoli di lancio “usa e getta” esistenti, ma anche di ridurre drasticamente i tempi di preparazione al lancio e, si spera, rendere possibile effettuare voli da e verso lo spazio come un aeroplano.
Chen Hongbo, direttore del centro di ricerca e sviluppo presso il First Research Institute della China Aerospace, ha affermato all’epoca che il veicolo di lancio riutilizzabile cinese aveva le caratteristiche sia di un veicolo spaziale che di un aereo.