§1. Le doti strutturali.
Il dispositivo è contraddistinto dal marchio “Haylou”, di cui è titolare l’azienda “Donnguan Liesheng Electronic”, la quale è riconducibile all’orbita del colosso cinese “Xiaomi”, venuto alla ribalta negli ultimi due lustri per i suoi economici ed efficienti apparecchi elettronici. Arriva tra le nostre mani in un'elegante scatola di cartoncino, sulle cui superfici esterne sono riportate le caratteristiche funzionali e le certificazioni delle quali gode. All’interno della confezione troviamo una valida compartimentazione in schiuma poliuretanica, che stabilizza il contenuto, il quale è rappresentato da: lo smartwatch munito di cinturino, il cavo di ricarica e il manuale delle istruzioni, che, purtroppo, oltre ad essere solo in lingua inglese, è alquanto sintetico.
L’etichettatura è esaustiva ed include una serie di simboli impressi sulla scatola e all’interno del dispositivo. L’economia della presente trattazione non mi consente di passarli tutti in rassegna, per cui mi soffermo solo sui più rilevanti. Compare, innanzitutto, il logo attestante il rispetto della direttiva europea “RoHS”, la quale impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose (piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.) e presuppone l’obbligo della marcatura "CE", che è anch’essa presente. Vi è, inoltre, l’emblema della certificazione statunitense “FCC”, che assevera la mancata emissione di disturbi elettromagnetici. Troviamo, infine, la sigla “IP68”, che certifica che la carcassa ha un grado di protezione totale dall’ingresso di polveri ed è adatta per un’immersione prolungata in acqua (ad oltre 1 m di profondità). Manca, invece, il pittogramma riproducente il contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce ed accompagnato da una sottostante striscia piena orizzontale, che ricorda l’obbligo di non gettare i rifiuti elettrici ed elettronici (i c.d. “RAEE”) tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica.
La cassa dell’orologio è in metallo anodizzato di colore nero ed ha una forma circolare (da qui il nome “Solar”, che identifica questo modello, la cui sigla completa è “Solar LS05”) con diametro di oltre 45 mm. Lo schermo è piuttosto ampio, in quanto solo una sua piccola parte è costituita da una cornice inattiva, che è facilmente individuabile controluce. Nello specifico, abbiamo un display “LCD TFT” a colori touch-screen da 1,28”, il quale ha una risoluzione di 240 x 240 pixel ed è protetto da un vetro robusto, che ha anche il pregio di essere polarizzato.
La zona posteriore della cassa, in vetro e metallo rugoso con un buon potere aderente, alloggia i 2 punti di contatto per la ricarica ed i sensori ottici per il rilevamento del battito cardiaco. All’interno della carrure trovano posto: un accelerometro (contapassi), un motore a vibrazione e un ricevitore radio Bluetooth 5.0. Mancano, invece, il rilevatore GPS, l’antenna Wi-Fi, il chip NFC, il microfono e lo speaker integrati.
Il cinturino applicato allo smartwatch è di colore nero e, oltre ad essere in perfetta armonia con la colorazione della cassa, è abbinabile ad indumenti di qualsiasi tinta o stile. Realizzato in morbido silicone, ha un attacco da 22 mm. È abbastanza resistente e, grazie alla sua apprezzabile flessibilità, si adatta bene a polsi di varia grandezza, risultando confortevole; è, infatti, piuttosto lungo e caratterizzato da un alto numero di buchi, che, oltre a favorirne l’estrema regolabilità, ne ottimizzano la traspirabilità. Garantisce, in effetti, una buona aderenza, che impedisce all’orologio di muoversi anche in caso di bruschi movimenti; concorre a tale fermezza la fibbia ad ardiglione in alluminio anodizzato nero. Laddove si volesse operare la sostituzione del cinturino, l’operazione risulterà piuttosto semplice, in quanto facilitata dalla presenza dei fermi a rilascio rapido, che non richiedono l’impiego di alcun utensile.
Come accennato, nella confezione non troviamo il caricabatteria. È presente solo un cavo per la ricarica, lungo circa 90 cm, recante ai due estremi rispettivamente un connettore maschio USB tipo A ed un connettore con due Pogo Pin, che si devono allineare ai rispettivi contatti presenti sotto la cassa; la ricarica, quindi, non è magnetica, ma avviene per contatto, servendosi di un adattatore da parete dello smartphone, di una porta USB del computer o di un power bank.
Chiudo questo paragrafo relativo alle qualità strutturali del prodotto, riportando ciò che il periodo di sperimentazione ha rivelato in merito a quest’aspetto. Sottolineo, innanzitutto, una buona resistenza del dispositivo agli urti, ai graffi, ai liquidi, all’umidità ed al sudore. Le linee arrotondate ed ergonomiche della cassa, la sua compattezza e leggerezza (il peso complessivo del device è di appena 54 g), abbinate all’elasticità, alla flessibilità e alla morbidezza del cinturino, rendono l’orologio talmente comodo da indossare, che ci si dimentica di averlo al polso; questa condizione confortevole rende possibile l’uso ininterrotto del dispositivo per l’intero arco delle 24 ore, che è fondamentale sia per il monitoraggio continuo del battito cardiaco, sia per l’attivazione dell’avviso di sedentarietà.
A ricordarci della presenza dell’apparecchio sono solo gli avvisi e le notifiche che arrivano di tanto in tanto. Il touch è di buon livello: offre una sensibilità ed una reattività che reputo appaganti (i tempi di latenza sono pressoché nulli). Giova, inoltre, evidenziare l’apprezzabile leggibilità del display, resa possibile da un’ottimale combinazione di dimensioni, luminosità, risoluzione e contrasto di colori, oltre che dalle peculiarità del vetro, estremamente nitido. Non si avverte mai la necessità di avvicinare l’orologio agli occhi; la percezione delle cifre, abbastanza grandi, è immediata anche durante lo svolgimento dell’attività sportiva e non risente né delle diverse angolazioni, né delle differenti condizioni di luce ambientale. Encomiabile anche la soluzione di unico pulsante fisico, la quale accresce la semplicità di utilizzo dello smartwatch; tra l’altro, la forma e le dimensioni del tasto rendono agevole l’azionamento anche con le mani sudate e al tempo stesso scongiurano l’attivazione accidentale. Questo ragguardevole livello qualitativo trova il suo completamento nel design accattivante che connota il dispositivo, il quale si rivela sportivo ed elegante al tempo stesso e, per di più, non esige particolari cautele manutentive.
§2. Il bagaglio tecnico.
La configurazione inziale è stata piuttosto semplice. Dopo aver tradotto on line le chiare e semplici istruzioni contenute dal manuale d’uso, ho provveduto ad installare sul mio smartphone Android l’app “Haylou Fit”, utilizzando il QR code comparso sul quadrante non appena ho pigiato il tasto funzione dell’orologio. Mi sono subito reso conto che essa, oltre ad offrire discrete possibilità di personalizzazione dello smartwatch, permette di monitorare ed elaborare i dati da questo registrati. Come d’abitudine, ho indossato l’orologio sul braccio non dominante, allacciandolo due dita sopra l’osso del polso per una migliore aderenza, in modo che la rilevazione del battito cardiaco fosse ottimale.
Devo dire che già da questo primo contatto, instaurato col manuale alla mano, mi sono reso conto che la navigazione nei vari menù è davvero elementare. Dalla watch face standard, che, oltre all’ora e alla data, indica battito cardiaco, numero passi, distanza percorsa, calorie totali consumate e previsioni meteo, le numerose opzioni si raggiungono in modo molto intuitivo: toccando lo schermo, premendo l’unico pulsante, oppure scorrendo il dito orizzontalmente o verticalmente. Riguardo a quest’ultimo movimento, giova rimarcare che, quando si sfiora lo schermo dall’alto verso il basso, appaiono le impostazioni rapide, che permettono di accedere immediatamente alle funzionalità più utilizzate.
Terminato il settaggio iniziale, che naturalmente ha compreso anche l’impostazione della lingua (da scegliere tra l’inglese e il cinese), la prima cosa che ho saggiato è stata la ricezione delle chiamate in arrivo, degli avvisi di chiamata e di calendario, degli sms e delle notifiche push, che ho appurato avvenire anche se lo smartphone si trova ad una distanza superiore ai 5 metri. Naturalmente, non essendo l’apparecchio dotato né di speaker, né di microfono, non è possibile ascoltare chiamate e messaggi vocali, né rispondere a voce. Per interloquire sarà sempre necessario il telefono, il quale risulterà indispensabile anche per l’ascolto dei messaggi vocali e la visualizzazione delle immagini in arrivo. Riguardo alle notifiche, ho apprezzato molto la sincronizzazione tra smartwatch e smartphone, nel senso che una volta lette sull’orologio risultano tali anche sul telefono.
Vagliate queste funzionalità che permettono di qualificare il nostro wearable device come smartwatch, ho testato quelle che rappresentano il suo punto di forza e consentono di sussumerlo, a pieno titolo, nell’alveo degli sportwatch. Sto parlando, innanzitutto, del monitoraggio dell’attività motoria quotidiana, che quest’apparecchio svolge in modo egregio, tenendo conto di una lunga sfilza di parametri: i passi effettuati, la distanza percorsa, le calorie bruciate, l’attività cardiaca, i minuti attivi e il tempo di inattività. Esso, dopo aver rilevato in maniera rapida e precisa tutti questi dati, li elabora e, sintetizzandoli in rappresentazioni grafiche e punteggi intuitivi, li rende comprensibili anche a chi non è esperto di tecnologia e di statistiche; per chi lo è, invece, l’app “Haylou Fit” dello smartphone offre apprezzabili margini di approfondimento. Personalmente ho trovato molto proficuo il promemoria che, per scongiurare la sedentarietà, ti avvisa se non hai effettuato almeno 250 passi in un’ora. A proposito dei passi segnalo qualche imprecisione nella misurazione di default (circa un 10% in più, che può essere eliminato impostando il valore reale) e nel rilevamento (a volte vengono registrati anche a bordo di veicoli o alla scrivania).
Per ragioni di brevità del presente scritto non mi dilungo troppo sull’analisi del sonno, che il dispositivo svolge in maniera esaustiva, eseguendo un esame capillare della sua durata e delle sue fasi, da cui è possibile desumere salutari indicazioni, quali l’ora ideale per andare a dormire e quella per svegliarsi.
Spendo qualche parola in più riguardo al prezioso supporto che lo sportwatch fornisce per l’allenamento, dato che rappresenta il suo ambito d’elezione. Dopo aver evidenziato per l’ennesima volta l’imperdonabile carenza di un GPS integrato, sottolineo che esso mette a disposizione ben 12 modalità concernenti le discipline sportive più diffuse (corsa, bicicletta, arrampicata, pesi, canottaggio, ecc.), le quali sono sufficientemente personalizzabili grazie anche alla companion app succitata. Sullo schermo, oltre ai dati rilevati al momento, è possibile visualizzare delle statistiche in tempo reale ed un riepilogo al termine dell’allenamento. Giova sottolineare che il Solar LS05, sebbene, come detto in precedenza, si fregi di una certificazione “IP68”, non è adatto al nuoto. Per quella che è stata la mia esperienza sinora, posso affermare che l’impermeabilità che lo connota scherma validamente la pioggia ed il sudore e consente di tenerlo al polso durante l’effettuazione della doccia.
Argomento strettamente connesso all’esercizio fisico è la musica, visto che in genere la ascoltiamo durante i nostri allenamenti all’aperto e al chiuso. Al riguardo, puntualizzo che l’orologio non è in grado di memorizzare brani o podcast da ascoltare tramite auricolari o altoparlanti Bluetooth; può solamente gestire la musica memorizzata sullo smartphone, evitandoci di doverlo maneggiare e magari consentendoci di lasciarlo a breve distanza mentre, ad esempio, corriamo sul tapis roulant.
Il device è equipaggiato con una batteria agli ioni di litio da 340 mAh, che, in modalità standby, dura circa 30 giorni, i quali si riducono a 15, laddove venga attivato il monitoraggio continuo del battito cardiaco. Il tempo necessario per la ricarica varia sensibilmente a seconda del dispositivo impiegato per effettuarla; le numerose prove che ho esperito hanno rivelato periodi sempre superiori alle 2 ore.
Concludo, ratificando quanto accennato in apertura. Il dispositivo, contraddistinto da un connubio esemplare di doti funzionali e qualità estetiche, è risultato apprezzabile sotto il profilo della sicurezza di funzionamento (la c.d. “reliability”). Il suo interessante pacchetto tecnologico mi ha colpito sia per la completezza che per l’efficienza. Ho potuto appurare che all’accuratezza e celerità nel rilevamento dei dati fanno da pendant un’appagante semplicità di utilizzo ed una spiccata praticità d’uso e manutenzione, a cui va aggiunta la totale assenza di reazioni allergiche ai materiali impiegati. Certamente non è di poco momento la carenza del GPS integrato, però la sua rilevanza viene ridimensionata dal costo estremamente contenuto del prodotto (attualmente di 44,45 euro), il quale ci induce a glissare anche sulla carenza della lingua italiana tanto nel dispositivo quanto nel manuale d’uso.